Certo, già ce lo aspettavamo. In questi giorni Wikileaks è sotto duro attacco di hacker, scatenati con ogni probabilità dalle superpotenze mondiali al fine di rendere inaccessibile il sito e i suoi contenuti.
Inoltre, come informa il sito Appuntisulweb, negli ultimi giorni i server di Wikileaks erano stati oscurati dall’ente che li ospitava (Amazon), mentre una news delle ultime ore è che gli erano stati tagliati i ponti DNS. Per capire meglio,negare il DNS a un sito è come togliere nome e cognome a una persona, rendendola irrintracciabile e "cladestina", dicono gli expert del Bananafair.
Ma Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, è famoso per essere uno che non si lascia scoraggiare facilmente, per cui ha recentemente pubblicato una lista di oltre 200 mirrors, ovvero indirizzi che fanno riferimento a Wikileaks.
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