Quando si utilizza l'educomunicazione anche come metodologia di formazione degli adolescenti e giovani si pretende rafforzare non solo tra di loro, ma anche nella scuola e nelle comunità, l'esercizio del diritto umano alla comunicazione, qui inteso come il diritto che dà accesso a tutti gli altri diritti della persona. Il diritto alla comunicazione va oltre alla ormai riconosciuta libertà di espressione. E' anche il diritto di tutte le persone di avere accesso ai mezzi di produzione e diffusione dell'informazione, di avere delle risorse tecniche e materiali per produrre e diffondere queste produzioni e di avere la conoscenza necessaria perché il loro rapporto con questi mezzi possa avvenire in maniera autonoma.
In un percorso educomunicativo, gli adolescenti e giovani si rafforzernano (empowerment) nelle loro competenze, intese come potenzialità che comprendono la dimensione cognitiva, quella dell'agire e quella emozionale; guadagnano autonomia; sviluppano il senso critico davanti ai media e valorizzano il lavoro in équipe, la collettività e la collaborazione; mentre capiscono in che modo loro possono cercare, sistematizzare e moltiplicare i loro apprendimenti, in un processo di formazione di leadership che comprende e rispetta le necessità socioambientali specifiche della comunità.
Il coinvolgimento e la partecipazione attiva ed effettiva degli adolescenti e giovani portanno alla costruzione sociale di un'immagine positiva di loro stessi davanti ai loro pari e a tutti gli altri soggetti della società. Mentre producono la loro comunicazione, l'immagine della scuola, della comunità e della città pure si trasforma, guadagnando voce e visibilità non solo nel loro territorio ma nell'intera società.
