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giovedì 1 dicembre 2011

Facebook: attenzione alla privacy





Facebook ha perso. A causa delle numerose violazioni nella privacy degli utenti, questo sito sociale ha dovuto fare un accordo con la Federal Trade Commission (FTC) statunitense.
Il co-creatore Mark Zuckerberg, si è scusato pubblicamente con tutti gli iscritti sul blog dell'impresa,  ammettendo di aver perso il controllo della situazione. La cosa che ci lascia sconcertati è che è ben la decima volta che Zuckerberg porge le proprie scuse al pubblico per i cambiamenti apportati nella piattaforma.
In pochi anni questo social network ha avuto un grandissimo successo, diventando un programma di comunicazione molto popolare che influenza facilmente la società. Per questo era prevedibile un intervento da parte del governo; infatti, da un grande potere derivano grandi responsabilità.
Ora Facebook dovrà sempre chiedere il consenso degli iscritti prima di fare qualsiasi cambiamento riguardante l'ambito privato dei clienti.
Il fatto di modificare le impostazioni della privacy della piattaforma è diventata quasi un'abitudine, ma la cosa che non va bene, è proprio il fatto che non si chieda mai l'approvazione da parte degli utenti, che possono talvolta trovarsi in difficoltà più o meno gravi.
Jonathan Zittrain, co-fondatore del Berkman Center for Internet and Society, ha creato il concetto di “tecnologia sterile” inserendo Facebook e l'iPhone in questa categoria. 

Ma cosa significa tecnologia sterile? Significa che i fruitori devono fare uso del prodotto in questione nel modo in cui vuole il produttore, il quale non è tenuto a richiedere il loro consenso prima di cambiare qualcosa. Questo tipo di tecnologia può essere conveniente o meno in base alle esigenze o interessi di ogni componente di questa grande e complessa rete sociale, ma l'importante è che questi siano bene informati a riguardo, per evitare disagi.

lunedì 28 novembre 2011

Internet: parlano i giovani


Il web visto dai giovani in cinque video, alla Pisana 250 ragazzi delle scuole superiori per la Giornata mondiale dell’Infanzia

Il giorno 24.11.2011, alla Pisana di Roma, gli studenti delle superiori del Lazio hanno partecipato a Internet parlano i giovani, in occasione della Giornata Mondiale dell'Infanzia. Si tratta di un'iniziativa organizzata da Francesco Alvaro, garante dell'infanzia, e dal Consiglio regionale del Lazio, in collaborazione con l'Unicef.
Cinque ragazzi hanno presentato i video realizzati dalle scuole a proposito del Web, dei suoi pericoli e delle sue opportunità, rappresentando diverse situazioni riguardanti persone di generazioni differenti alle prese con Internet.


L'argomento “Web” è rilevante perché questo strumento, incrementandosi nella nostra vita, ha creato un nuovo modo di pensare, imparare, condividere e costruire relazioni con le persone e con il mondo esterno; ma "non è tutto oro quello che luccica": navigando in Internet si corrono molti rischi ed è importante saperli evitare e combattere. Per spiegare questo discorso, è intervenuta Patrizia Torretta, psicologa del Centro Nazionale per il contrasto della pedo-pornografia online della Polizia Postale.
Il dibattito si è arricchito grazie al saluto del vicepresidente del Consiglio Raffaele D'Ambrosio e dell'assessore regionale all'Istruzione Gabriella Sentinelli, oltre al contributo di Mauro Evangelisti, giornalista de “Il Messaggero” e autore del libro “Chiedimi l'amicizia” e a quello di Paulo Lima, giornalista che ha raccontato l’esperienza della rivista brasiliana Viraçao, completamente realizzata con idee e contributi di adolescenti.


Alfonso de Biasio, presidente del Comitato Regionale Unicef per il Lazio, ha commentato: “Questo incontro manifesta la volontà dell'Istituzione regionale di mettere ai primi posti dell'impegno politico le problematiche legate all'infanzia e all'adolescenza”.

giovedì 10 novembre 2011

La generazione sedentaria cerca amici




Alcune ricerche dell'Ipsos in collaborazione con Save the Children, a proposito della sedentarietà dei giovani d'oggi, hanno rivelato che:
 -il 59% degli adolescenti trascorre il proprio tempo libero a casa,
 -il 38% mangia mentre guarda tv,
 -7 su 10 camminano solo mezz'ora al giorno,
 -un terzo degli adolescenti dipende dall'ascensore.

Questo fatto abbastanza grave, è dovuto alla mancanza di stimoli esterni, opportunità, tempo e risorse in famiglia.
A causa dell'assenza di territori disponibili, del malfunzionamento delle strutture o per gli alti costi necessari per partecipare alle attività fisiche, quasi un quinto dei ragazzi italiani non pratica sport. Cresce così il malcontento per quanto riguarda i prezzi delle attività sportive, ostacolo per molti adolescenti.
Per fronteggiare questo tipo di problemi, l'associazione Kraft Foods Foundation, in partnership con il Centro sportivo italiano (CSI), l'Unione italiana sport per tutti (UISP) e con il patrocinio del ministro della Gioventù, hanno creato l'iniziativa ''Pronti, partenza, via!”. Si tratta di un progetto triennale per sostenere l'attività motoria e l'educazione alimentare, attraverso il recupero di strutture o semplicemente offrendo informazioni sugli stili di vita corretti. A questi incontri parteciperanno 66.400 persone: bambini con le loro famiglie, educatori, insegnanti e nutrizionisti, e avrà luogo in 10 città pilota,come Torino, Genova, Milano, Napoli e Palermo. 

Quali sono le alternative al giorno d'oggi?
L'alternativa allo sport è senza dubbio la tv: il 10% dei bambini la guarda per più di te ore al giorno, e nel week-end è il passatempo preferito di un ragazzo su 5.
I tempi in cui i giovani venivano accettati nel gruppo solo se grandi sportivi, ormai è stato sorpassato dall'abilità con i videogiochi o dalla conoscenza sul calcio.
Un'alternativa confortante all'attività fisica è invece la lettura, con il 54%, o la musica con il 60%. 
Il 41% dei bambini vorrebbe stare con gli amici e il 26% desidererebbe giocare con loro all'aperto.

Ma non è importante solo il cambiamento riguardo al tempo libero degli adolescenti, ma anche la questione dell'alimentazione deve essere presa in considerazione:
-più di un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o anche meno,
-2 su 10 non fanno colazione correttamente,
-il 14% fa pranzo solo a volte,
-13% fa cena da solo o con amici, 
-il 38% dei bambini dichiara di mangiare sempre davanti alla TV, percentuale che sale al 49% al Sud e nelle isole,
-il 53% dei genitori non contesta questo fatto oppure non c'è, mentre il restante 47% borbotta ma accetta la situazione.

venerdì 4 novembre 2011

Scuola trentina e intercettazione





Per gli studenti del Liceo Bertrand Russell di Cles (TN), l'anno scolastico è iniziato con una grande novità: l'intercettatore di cellulari Wolfhound-lite. Questa specie di “cane lupo” dei professori viene usato per beccare chi imbroglia durante le verifiche, copiando dal proprio cellulare. Si tratta di un marchingegno ideato negli Stai Uniti che può essere agganciato sotto la cattedra, sulla cintura o sotto la giacca degli insegnanti. Quando un telefonino entra in funzione l'apparecchio inizia a vibrare mettendo allo scoperto chi pensa di fare il furbo.
La maggior parte degli studenti che abbiamo intervistato sull'argomento, non era al corrente di questa introduzione. Solamente un numero ridotto ne aveva sentito parlare per caso da qualche compagno, ma non dai professori, i quali non hanno mai speso parola a riguardo. Dei dieci alunni che abbiamo intervistato su Facebook, solo due sono parzialmente favorevoli a questo detector, mentre gli altri sono fermamente contrari. Ma per quale motivo?
I ragazzi ammettono che non dovrebbero fare uso del cellulare in classe, ma sostengono che "i professori potrebbero fare più attenzione durante lo svolgimento delle prove, invece di dedicarsi ad altre attività come la correzione di altri compiti, consultazione di siti internet o l'osservazione del panorama al di fuori della finestra".
Un'altra fonte di lamentela da parte degli alunni riguardo all'intercettatore è la consapevolezza dei fondi scarseggianti della scuola e affermano che la spesa per questi apparecchi sia eccessiva ed inutile, soprattutto perché “questi soldi potrebbero essere usati per scopi più costruttivi e utili, come ad esempio gite scolastiche o settimane linguistiche, le quali quest'anno hanno subito un grande calo o addirittura l'eliminazione proprio a causa dei problemi economici dell'istituto Russell”.
Altri ragazzi ci hanno confidato che oggigiorno è una cosa normale fare uso del cellulare durante le lezioni e pensano che Wolfhound sia un metodo esagerato, dato che se uno studente copia è negativo per lui, reca danno a se stesso e a nessun altro. In parole povere, nonostante la questione che copiare sia sbagliato, sono fatti dell'interessato.
Dalla parte opposta troviamo ragazzi che trovano questa "spia hi-tech" un'idea più che efficiente e proporrebbero sistemi “anti-copiatura” ancora più severi, come ad esempio la deposizione del telefonino nel proprio armadietto e la presenza di una sorta di check-in all'entrata in classe, così da evitare copiature, discordie con i professori e spese extra.

venerdì 14 ottobre 2011

Social network e genitori detective




Non meno di 5 anni fa, molti genitori approfittavano del tempo in cui i figli andavano a scuola per aprire i loro diari segreti, immergendosi nel mondo pressoché sconosciuto degli adolescenti; ai giorni nostri invece, quelle pagine di diario si sono trasformate nelle pagine di diversi social-network, come Facebook, Twitter, etc., in cui alcuni genitori, trovandosi ignoranti di fronte alle nuove tecnologie, ricorrono a soluzioni alternative, come profili di Facebook falsi, analisi della cronologia web o richiedono addirittura l'aiuto di detective privati, le richieste dei quali, sono aumentate del 30% in soli quattro anni. Altri strumenti alla portata dei genitori “spioni” sono i manuali che insegnano ad usare i social network, a partire dal grande successo americano “Facebook for parents”.


Da questo atteggiamento nascono varie critiche e dibattiti, le opinioni sono diverse: gran parte delle persone è a favore dei controlli sui figli, a patto che siano moderati e leali, altri lo considerano un comportamento sleale, mentre i restanti sostengono fermamente che controllare i propri figli è un dovere di genitore responsabile.
Il perché di questo allarmismo da parte dei genitori è comprensibile, ma vi proponiamo i risultati dettagliati degli studi pubblicati su “la Repubblica” del 12 ottobre 2011, riguardanti gli adolescenti e la tecnologia:

-il 97% possiede un computer,

-il 67,5% ha un profilo su Facebook,

-il 49,2 ha il Pc nella propria camera,

-il 18,9% pubblica filmati su YouTube,

-il 17,4% ha un blog su Internet,

-il 17,4% si collega per più di 3 ore al giorno

-il 55% delle donne si collega ogni giorno, mentre la percentuale dei maschi è del 51%,

-la parte del giorno favorita per collegarsi è il pomeriggio, con l'85,2%, seguito dal 52,5% che solitamente fa utilizzo del web nelle ore dopo cena.

Certamente, il comportamento di questi genitori è causa dell'amore per i propri figli, ma resta il fatto che questi ultimi sono liberi di corazzare la propria vita privata e sociale, e di conseguenza, anche i loro computer!

giovedì 6 ottobre 2011

Affamati e folli come Steve Jobs




Ieri, 5 ottobre 2011, se n'è andato all'età di 56 anni il fondatore di Apple, Steven Paul Jobs, colpito da un cancro al pancreas riscontrato per la prima volta nel 2004.
Nato a San Francisco il 24 febbraio 1955, ha percorso una vita ricca di avvenimenti e di invenzioni. È stato infatti cofondatore di Apple Inc., presidente del CdA, proprietario di Next Computer e amministratore di Pixar, prima che fosse comprata dalla Disney.
È conosciuto soprattutto per aver introdotto al pubblico apparecchi elettronici rilevanti, a partire dal primo computer con mouse e interfaccia a icone, per finire con l'introduzione di prodotti come iPod, iPhone e iPad.
Grazie a questi suoi grandi traguardi, fu classificato primo tra i 25 uomini d'affari più potenti del 2007 e fu nominato “persona dell'anno” nel 2010.

Di seguito vi proponiamo il video sottotitolato in italiano del discorso tenuto presso l'Università di Stanford del 15 giugno 2005, in cui Jobs, oltre a raccontare le sue tre storie fondamentali, ha offerto ai giovani una lezione di vita, spronandoli ad affrontare ogni giorno della loro esistenza come se fosse l'ultimo, vivendo “affamati e folli”.



mercoledì 15 giugno 2011

SMS e i sonnambuli del terzo millennio


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Se anche tu, come moltissimi italiani, sei una accanito utilizzatore di SMS, leggi cos'è successo a una ragazzina di 14 anni: l'adolescente genovese scriveva quotidianamente un'esagerata quantità di messaggi ai suoi amici, fino a sviluppare una tendinite al pollice che le ha bloccato l’articolazione. Senza dubbio, questo non può accadere se mandiamo uno o due messaggini al giorno, ma se possediamo uno smartphone siamo svantaggiati fin dall'inizio, poiché quest'ultima generazione di cellulari ha esteso l'uso del telefonino a livelli eccessivi. I maggiori danni e fastidi possibili causati sono: borsite, tendiniti e sindrome del tunnel carpale, ma anche problemi articolari a braccio e spalla dovuti alla postura che si assume normalmente inviando i messaggi. L'unico modo per evitare ciò è rinunciare a qualche messaggio, ma se questo vi costa troppo cercate almeno di appoggiare il gomito, mantenere il collo dritto, distendere la schiena.

Così come utilizzava il telefonino la ragazza di Genova, lo fa il 70% dei teen-agers, e addirittura il 10% dei sedicenni, chiamati ironicamente “sonnambuli del terzo millennio”, si sveglia durante la notte per controllare eventuali messaggi ricevuti! Nei siti di cybercultura e benessereblog troverai altre interessanti informazioni.

martedì 14 giugno 2011

La generazione sedentaria cerca amici






Alcune ricerche dell'Ipsos, in collaborazione con Save the Children, a proposito della sedentarietà dei giovani d'oggi, hanno rivelato che: il 59% degli adolescenti trascorre il proprio tempo libero a casa, il 38% mangia mentre guarda tv e, 7 su 10 camminano solo mezz'ora al giorno e un terzo degli adolescenti dipende dall'ascensore. Questo fatto abbastanza grave, è dovuto alla mancanza di stimoli esterni, di opportunità, tempo e di risorse in famiglia.
A causa della mancanza di territori disponibili, o per il malfunzionamento delle strutture, o per gli alti costi necessari per partecipare alle attività fisiche, quasi un quinto dei ragazzi italiani non pratica sport. Cresce così il malcontento per quanto riguarda i prezzi delle attività sportive, ostacolo per molti adolescenti. Per fronteggiare questo tipo di problemi, l'associazione e Kraft Foods Foundation, in partnership con il Centro sportivo italiano (CSI), l'Unione italiana sport per tutti (UISP) e con il patrocinio del ministro della Gioventu', hanno creato l'iniziativa ''Pronti, partenza, via!'', un progetto triennale per sostenere l'attività motoria e l'educazione alimentare attraverso il recupero di strutture o semplicemente offrendo informazioni sugli stili di vita corretti. A questi incontri parteciperanno 66.400 persone: bambini con le loro familglie, educatori, insegnanti e nutrizionisti, e avrà luogo in 10 città pilota,come Torino, Genova, Milano, Napoli e Palermo.

Comunque sia, l'alternativa allo sport è senza dubbio la tv: il 10% dei bambini la guarda per più di te ore al giorno e nel week-end è il passatempo di 1 ragazzo su 5. 
I tempi in cui i giovani venivano accettati nel gruppo solo se grandi sportivi, ormai è stato sorpassato dall'abilità con i videogiochi o dalla conoscenza sul calcio, infatti, soprattutto i ragazzi napoletani e romani pensano che essere informati riguardo al calcio sia fondamentale.
 Un'alternativa confortante all'attività fisica è invece la lettura, con il 54%, o il 60% che ha la passione della musica. Il 41% dei bambini vorrebbe stare con gli amici e il 26% desidererebbe giocare con loro all'aperto.

Ma non è importante solo il cambiamento riguardo al tempo libero degli adolescenti, ma anche la questione dell'alimentazione deve essere presa in considerazione: più di un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o meno, 2 su 10 non fanno colazione correttamente, a volte fanno pranzo (14%) e cena (13%) da soli o con amici. Ben il 38% dei bambini dichiara di mangiare sempre davanti alla TV, percentuale che sale al 49% al Sud e nelle isole, e il 53% dei genitori non contesta il fatto o non c'e', mentre il restante 47% borbotta ma accetta la situazione. Collegata a questo discorso, è l'obesità. Questa malattia è spesso contratta in persone che hanno difficoltà familiari o di reddito, dove spesso le madri sono casalinghe.

mercoledì 1 giugno 2011

Oms: cellulari e wireless sotto accusa





Lo sai che l'uso di cellulari e di altri strumenti wireless potrebbe causare il cancro? Nonostante siano necessari accertamenti, questo è ciò che ha affermato proprio ieri l'Agenzia internazionale per la ricerca contro i tumori.
Il team dell'organizzazione, composto da 31 esperti dell'International agency for research on cancer (Iarc), ha partecipato negli ultimi giorni ad una riunione a Lione, e, come ha spiegato Jonathan Samet, presidente del gruppo lavorativo, ha raggiunto questa conclusione basandosi sull'analisi degli studi epidemiologici effettuati su essere umani e animali.
In ogni caso, le evidenze sono state considerate 'limitate' per quanto riguarda il glioma e il neurinoma acustico, mentre per altri tipi di tumore non ci sono dati sufficienti.
In tutto il mondo si contano 5 miliardi di telefonini, e solo in Italia circa 100 milioni di cellulari. Carlo Rienzi, il presidente dell'associazione Oms, assicura che dopo questa notizia, sarà chiesto al Ministero della Salute di obbligare i produttori di apparecchi telefonici ad apporre sui cellulari avvertenze circa possibili pericoli per la salute, così come avviene sui pacchetti di sigarette. Samlet aggiunge che le prove, che continuano ad accumularsi, sono abbastanza da giustificare una classificazione al livello 2b, ovvero uno dei cinque livelli che definiscono i prodotti possibilmente cancerogeni. Il livello 2b identifica il pericolo causato dall'utilizzo intensivo di qualcosa, in questo caso del telefonino o del wi-fi in ambienti ristretti.
L'Istituto Superiore di Sanità afferma la necessità di studi ulteriori. Quello più efficacie è chiamato Cosmos, coinvolge 250 mila persone in tutta Europa e dovrebbe riuscire a superare tutte le limitazioni dei precedenti. I risultati dello studio Interphone, il più grande mai effettuato sulla pericolosità dei telefoni cellulari in 10 anni, dimostravano che le persone che utilizzano poco il cellulare, sono meno predisposte allo sviluppo di tumori, mentre per chi lo usa per più di mezz'ora al giorno, il rischio per il glioma è di quasi a un terzo.
Sono molte le contraddizioni a proposito dei pericoli causati da telefoni cellulari e reti Wi-Fi: alcune ricerche effettuate l'anno scorso, dic
hiararono che le lunghe telefonate modificano l'attività del cervello nelle zone limitrofe alla posizione dell'antenna, ma non è chiaro se questo significhi qualcosa dal punto di vista della salute. Per un'altra ricerca, invece, l'uso del telefonino aumenterebbe la memoria. Un altro studio sosteneva che con un intenso utilizzo del cellulare, potessero nascere problemi di fertilità.
Intanto che le ricerche procedono, dobbiamo comunque munirci di precauzioni concrete per ridurre l'esposizione. Di seguito, vi proponiamo 8 regole d'oro per la nostra salute:
1) Utilizzare un auricolare
2) Non portare il cellulare addosso, anche se spento
3) Sconsigliare l’utilizzo del cellulare a ragazzi al di sotto dei 15 anni
4) Sconsigliare di usare il cellulare alle persone anziane, a persone con un fisico debilitato
e alle donne in gravidanza
5) Non usare il cellulare in spazi ristretti come automobili, bus, metro, aerei, treni,
ascensori, scantinati, gallerie, ecc.. soprattutto se in movimento
6) Non usare il cellulare in qualsiasi veicolo, anche fermo e in uno spazio metallico chiuso.
7) Non tenere il cellulare vicino al letto durante la notte perché anche se in stand-by ha effetti negativi per la nostra salute
8) Non usare il cellulare mentre si hanno nel corpo oggetti metallici con magneti del tipo di otturazioni in amalgama, protesi, apparecchi dentali, placche, viti, clips, piercing, orecchini, occhiali, lo stesso vale per chi usa ausili metallici come carrozzine o stampelle o deambulatori.
Se vuoi sapere i motivi di queste precauzioni o altre utili informazioni, clicca qui e troverai la pagina del sito Next-up, circa questo interessante argomento.



lunedì 30 maggio 2011

Bambini nelle grinfie di Internet




Con i tempi che corrono, sempre più bambini, a partire dai 7 anni, fanno uso di Internet. Il problema è che navigando in rete, si possono incontrare pericoli di vario genere. Infatti, la società on-line non propone molte maniere di blocco, filtro o report allarmante per avvisare i genitori e per evitare che i fanciulli entrino in siti non consigliati. 
Proprio da qui, nasce il nuovo studio della Commissione europea, che favorisce l'esistenza di maggiori strumenti per agire contro i pericoli online, come il bullismo, contenuti a sfondo sessuale e altri siti da evitare.
Più di 25.000 bambini europei (più uno dei loro genitori) sono stati intervistati per lo studio EU Kids Online, con sede presso la London School of Economics and Political Science, appoggiata dalla Commissione Safer Internet Programme
Lo studio ha rivelato che, mentre il 70% dei genitori parla con i propri figli su quello che fanno su Internet, e più del 50% offre consigli pratici e supporto, gli strumenti tecnici creati per aiutare in questo ambito non sono molto usati. Solo il 28% sceglie di bloccare o filtrare alcuni siti web e il 24% traccia i siti visitati dai loro figli. 
Comunque sia, solo il 12% dei bambini dice di essere stato turbato dai contenuti di vari siti, e solo un unico bambino su 20 dice di esserlo stato dopo essere diventato vittami di bullismo.
In tutti i media, il 23% dei bimbi ha ancora visto immagini d'argomento sessuale o pornografico durante l'anno 2010.
Sonia Livingstone, il direttore del progetto EU Kids Online, ha dichiarato: 'I genitori e l'industria in linea hanno preso alcuni buoni passi per rendere Internet un luogo più sicuro per i bambini, ma entrambi potrebbero fare molto di più'.


giovedì 26 maggio 2011

Ue: bando di cellulari e di reti Wi-Fi




Lo sai che la connessione wi-fi per cellulari e computer potrebbe essere proibita nelle scuole? Il motivo è che questo tipo di rete causa potenziali effetti nocivi per la nostra salute. È stato proprio il comitato sull’Ambiente, l’agricoltura e gli affari regionali e locali del Consiglio d’Europa a firmare il documento a favore di questo bando, che sarà discusso dall’assemblea plenaria. 
Il comitato sostiene che ogni stato dell'Ue dovrebbe fissare questo divieto nelle scuole, introducendo un'etichettatura per i prodotti che emettono campi elettromagnetici, con notizie a proposito dei rischi che comporta il loro utilizzo.
L'obbiettivo del comitato è quindi quello di vietare i cellulari e le reti wireless nelle scuole, organizzare campagne di informazione sui rischi per la salute, dare una spinta alla ricerca di sistemi di antenne meno pericolosi per i telefoni cellulari. In contrapposizione a queste idee, c'è l'affermazione dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo la quale l’esposizione ai campi elettromagnetici non comporta nessun danno per la salute. Come ribadisce il comitato Ue, però, le autorità sanitarie sono state lente persino nel riconoscere i pericoli dell’amianto, del fumo di tabacco e del piombo nella benzina.

mercoledì 25 maggio 2011

Telemouse: i volontari della conoscenza

Premiazione Telemouse 3.0 - Volontari della conoscenza
Valentina Mura Balzoni, premiata come miglior volontario


L'iniziativa è assai impegnativa e suona come una grossa sfida: costruire la Rete dei Volontari della Conoscenza in Italia. E si parte proprio dal progetto Telemouse, il piano di alfabetizzazione digitale per la terza età promosso nella Capitale da Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia


E un grande passo è stato dato con il Premio Telemouse 3.0, vinto da due giovani ragazze che hanno ottenuto una borsa di studio. Nella durata di soli due anni, tutor e volontari di scuole romane hanno animato le attività digitali, alle quali hanno preso parte oltre 12.000 anziani. 
I corsi sono stati svolti presso gli Internet Corner in 50 centri sociali per anziani. 


L'apprendimento riguardante l'uso di Internet e dei servizi della Pubblica amministrazione, è stato sviluppato in un percorso di 120 corsi gratuiti di 30 ore e sono stati frequentati da 3.000 anziani, guidati da 1.800 tutor e 150 docenti coordinatori.
Per la prima edizione del Premio Telemouse 3.0, il Dipartimento della Gioventù, Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia, hanno esaminato i profili di 174 candidati.


Volontari della conoscenza, giovani fra i 12 e i 20 anni, hanno scelto di diventare formatori digitali per la terza età. I vincitori, i quali sono stati premiati presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono:
- Egzona Baxhak, studentessa della 5ª liceo scientifico F. D'Assisi, ha un vinto una borsa di studio di 500 euro per le grandi capacità didattiche e relazionali dimostrate nel corso delle lezioni di Telemouse.
- Valentina Mura Balzoni, studentessa della 3ª classe dell'Istituto L. Pirelli, ha vinto una borsa di studio di 1.500 euro per il suo impegno come animatrice digitale presso l'Internet Corner Telecom nel centro anziani del quartiere.


Se sei interessato e ne vuoi sapere di più, puoi visitare i seguenti link: Egzona Baxhak il genio folletto della solidarietà ; premiati volontari della conoscenza33 finalisti al premio Telemouse 3.0 ; I numeri di Telemouse.www.telecomitalia.it

Telemouse: i volontari della conoscenza




Lo sai che grazie al concorso di Telemouse 3.0 due giovani ragazze hanno ottenuto una borsa di studio e ad ogni formatore digitale sono state consegnate sei menzioni speciali e Bibliocard?
Nella durata di soli due anni, tutor e volontari di scuole romane hanno animato le attività digitali, alle quali hanno preso parte oltre 12.000 anziani. I corsi sono stati svolti presso gli Internet Corner in 50 centri sociali per anziani. L'apprendimento riguardante l'uso di Internet e dei servizi della Pubblica amministrazione, è stato sviluppato in un percorso di 120 corsi gratuiti di 30 ore e sono stati frequentati da 3.000 anziani, guidati da 1.800 tutor e 150 docenti coordinatori.
Per la prima edizione del Premio Telemouse 3.0, il Dipartimento della Gioventù, Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia, hanno esaminato i profili di 174 candidati.
Volontari della conoscenza, giovani fra i 12 e i 20 anni, hanno scelto di diventare formatori digitali per la terza età. I vincitori, i quali sono stati premiati presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono:
- Egzona Baxhak, studentessa della 5ª liceo scientifico F. D'Assisi, ha un vinto una borsa di studio di 500 euro per le grandi capacità didattiche e relazionali dimostrate nel corso delle lezioni di Telemouse.
- Valentina Mura Balzoni, studentessa della 3ª classe dell'Istituto L. Pirelli, ha vinto una borsa di studio di 1.500 euro per il suo impegno come animatrice digitale presso l'Internet Corner Telecom nel centro anziani del quartiere.
Se sei interessato e ne vuoi sapere di più, puoi visitare i seguenti link: Egzona Baxhak il genio folletto della solidarietà ; premiati volontari della conoscenza33 finalisti al premio Telemouse 3.0 ; I numeri di Telemouse.

lunedì 16 maggio 2011

Radiojojo: bambini e media





La radio tedesca Radiojojo, ha ricevuto il premio ICDB da parte dell'UNICEF, per il miglior contributo dall'Europa. Sono state create grandi, nuove piattaforme, come: Il Movimento, che lotta per un miglioramento dei media per bambini; Scopriamo il Mondo, che offre moltissimi progetti umanitari; Euromed KIDS.
La commissione dei bambini del Parlamento della Germania, ha pagato una visita a Radiojojo, che ha intervistato la First Lady tedesca Bettina Wulff.
Chi è interessato può aggiungersi agli "Amici di Radiojojo" sul sito di Facebook o visitare il sito di Radijojo.

Road to Rio: una serie di incontri per migliorare l'ambiente che ci circonda




Il sito di Road to Rio, lanciato il mese scorso, è colmo di divertenti idee sia per insegnanti, sia per gruppi di giovani, creato appositamente per aumentare la consapevolezza riguardo alla “economia verde”.
A Bangalore (India), si svolgerà il primo incontro regionale e ci sarà l'invito alle candidature per gli altri incontri regionali: in Ghana ad agosto, a Izola, Slovenia, tra agosto e settembre, a Cordoba, Argentina fra settembre e ottobre e in Nord America nel mese di novembre.
Sarà inoltre annunciato il 6 ° Congresso Mondiale della Gioventù e dello Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro, nella Giornata Mondiale dell'Ambiente, il 5 giugno. Per sapere di più, è facilmente consultabile il sito di GEEBIZ Contest.
Un bellismo video fatto con i collaboratori a WE-Canada, è consigliato a tutti, ma soprattutto ai giovani che saranno ispirati a riflettere su concetti che aiutano ad aiutare l'ambiente naturale.
In aggiunta, è stata creatSmall is Challenge”, una piccola sfida iniziale dove arriveranno le proposte di giovani provenienti da tutto il mondo. La seconda fase si svolgerà a New York a novembre.

sabato 9 aprile 2011

Cile: via le pubblicità nei libri di scuola





Immaginati di stare studiando sul tuo libro di scuola e vedere le pubblicità di telefonini, patatine, bibite, gioielli, etc., cosparse sulle pagine del tuo libro. È proprio quello che sta accadendo agli studenti del Cile. Il governo cileno ha deciso di vietare le pubblicità all'interno dei libri scolastici delle scuole elementari introdotte dal ministero dell'educazione cileno. Infatti, i testi contengono talvolta esempi riguardanti marchi e slogan reali di prodotti e brand nazionali e multinazionali. Secondo alcuni esperti, la presenza di tali pubblicità nei libri scolastici ha il fine di insegnare ai bambini a identificare i messaggi pubblicitari a modo che non ne siano vittime; ma il fatto che accade dall'altro lato è quello che i ragazzi iniziano ad usare gli slogan per promuovere alcuni prodotti.

 

María José Hoffman, presidente della Commissione Istruzione della Camera, ha espresso l'idea secondo la quale, la pubblicità, se trattata in età precoce, produce lealtà al futuro, e questo andrebbe decisamente regolamentato e rimosso da ogni progetto educativo: “la pubblicità per bambini è una degenerazione del sistema”. In concordanza, il senatore Cristiano Mariano Ruizo Esquide è dell'opinione che "la manipolazione dei bambini e delle loro famiglie dovrebbero essere punite". Il ministro dell'educazione Joaquìn Lavìn, ha detto che non c'è niente di male nel mostrare ai bambini elementi della realtà, ma dopo la marea di critiche subite, ha annunciato che l'uso di marchi e slogan non è autorizzato nei futuri libri. Sul sito BBC Mundo (in spagnolo) potrai trovare ulteriori informazioni.

mercoledì 6 aprile 2011

Meeting Unicef: volontari su Current Tv




 Proprio questa sera, alle ore 23.30, inizierà sul canale 130 Sky, Current for Change: lo spazio televisivo dedicato a volontariato, lotta alla povertà e discriminazioni, tutela e difesa dei diritti dell'infanzia, sviluppo, sostenibilità e ambiente, che durerà fino a giugno. In collaborazione con questo nuovo programma troviamo le associazioni Unicef, Amref, WWF, Greenpeace e ActionAid, uniti per dimostrarci che 'un altro mondo è possibile'. Current for Change parlerà di storie uniche, ma che riguardano ogni abitante della terra, così da poter affrontare i grandi problemi della nostra epoca e trovare soluzioni concrete. La puntata di questa sera trasmetterà “Essere Unicef”, e parlerà del Meeting nazionale dei volontari Unicef svoltosi la scorsa settimana a Firenze. Potremo vedere, dunque, alcuni filmati riguardanti l'associazione e scoprire la storia della nascita del movimento giovanile dell'Unicef, YOUNICEF (dai 14 ai 30 anni). Questa sera, per Current for Change, testimonieranno quattro giovani volontari dell'Unicef, che nonostante i propri impegni ed obbiettivi personali, trovano il tempo di interrogarsi sul senso della vita, ponendosi il bersaglio di contribuire al miglioramento del mondo: partire per aiutare i bambini nei Paesi poveri.

giovedì 31 marzo 2011

Giovani: appuntamento con la robotica


Autismo

Il mondo dei robot ti ha sempre affascinato e vorresti conoscere qualcosa in più di questo curioso ambito? Allora approfitta dell'appuntamento “Raccontare i robot 2011”, un'edizione che presenterà attività dedicate alle fasce di età a partire dalle scuole dell'infanzia a quelle superiori, organizzata dalla Scuola di Robotica, in collaborazione con diversi enti, come l'associazione IoRicreo (www.ioricreo.org), e con la rivista Zai.net (http://www.zai.net/). 
I laboratori sono previsti a Porto Antico (Genova) per il 4 e il 5 aprile 2011, mentre dal 4 al 10 aprile ci sarà la mostra. Se siete interessati agli appuntamenti riguardanti il laboratorio, è consigliato prenotare quanto prima, infatti, la partecipazione è gratuita ma la prenotazione è necessaria!
Se cerchi informazioni più dettagliate collegati al sito www.scuoladirobotica.it.

giovedì 17 marzo 2011

Volontariato: adolescenti in prima fila





Lo sai che il 2011 è l'anno del volontariato europeo?
Sei giovani su dieci svolgono una qualche attività di volontariato. Questi, credono che il cittadino possa influenzare le decisioni di chi governa e così quest'attività sta divenendo sempre più diffusa fra gli adolescenti, fino ad avere un 30% di operanti.
I giovani seguono questa strada nella convinzione che aiutare gli altri sia una tappa importante per la costruzione della propria personalità e che sia la sperimentazione di sé in ambiti diversi da quelli scolastici, apertura e comunicazione nei confronti del mondo, tirocinio di responsabilità, capacità organizzativa, collaborazione.
E’ evidente, quindi, che i giovani sono una risorsa indispensabile per il volontariato, anzi da sempre hanno fornito un apporto trainante in questo campo, evidenziandone l’energia, il cambiamento, la concretezza. Essi rappresentano l’opportunità per favorire, promuovere ed incentivare lo sviluppo, l’evoluzione e il cambiamento nelle organizzazioni e nel volontariato in generale. (Se vuoi saperne di più clicca su http://www.lavoro.gov.it/AnnoEuropeoVolontariato)

martedì 8 marzo 2011

Adolescenti e Nuove Tecnologie





11 anni è l'età media in cui si impara ad usare il computer; il 93,3% dei trentini ha una connessione che usa regolarmente; 6 ragazzi su 10 usano Internet per scambiare messaggi e tenersi in contatto con gli amici.


Questi sono solo alcuni dei numerosi dati emersi dalla ricerca sui nativi digitali" (cioè la generazione nata e cresciuta nell'era dei PC) realizzata da Silvia Gherardi e Manuela Perrotta dell'Università di Trento nell'ambito del progetto LiveMemories coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler e presentata il 25 febbraio scorso all'Auditorium del Centro Servizi Culturali S.Chiara. 
Obiettivo della ricerca - che ha coinvolto 852 studenti fra i 15 e i 19 anni provenienti da Licei, Istituti Tecnici e Professionali e da Centri di Formazione Professionale del Trentino - era quello di indagare su stili di vita e abitudini dei giovani nati e cresciuti nell'epoca digitale, rispetto all'uso di internet e dei social networks. 


Fra i loro interessi principali resta in testa l'incontrare amici e conoscenti (78,1%) seguita dalla passione per la musica (70,5%) e, solo al terzo posto, dal navigare sul web ( 57,2%), attività solitaria (quasi 8 su 10 lo fanno da soli) che viene però svolta principalmente per socializzare, tenersi in contatto, condividere immagini, musica, filmati e darsi appuntamenti con gli amici. 


Social network per eccellenza: Facebook, che vede iscritti 8 ragazzi su 10, mentre sono praticamente sconosciuti tutti gli altri. All'ultima domanda su quello che vorrebbero caricare su un sito web visitabile solo nel 2050 come ricordo per il futuro, i ragazzi hanno risposto: la musica (65,4%), subito seguita da fotografie scattate da sè (64%) e poi da film (41,3%), immagini prese da altri (39,1%) e testi propri come appunti e racconti (30,5%).