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lunedì 28 novembre 2011

Internet: parlano i giovani


Il web visto dai giovani in cinque video, alla Pisana 250 ragazzi delle scuole superiori per la Giornata mondiale dell’Infanzia

Il giorno 24.11.2011, alla Pisana di Roma, gli studenti delle superiori del Lazio hanno partecipato a Internet parlano i giovani, in occasione della Giornata Mondiale dell'Infanzia. Si tratta di un'iniziativa organizzata da Francesco Alvaro, garante dell'infanzia, e dal Consiglio regionale del Lazio, in collaborazione con l'Unicef.
Cinque ragazzi hanno presentato i video realizzati dalle scuole a proposito del Web, dei suoi pericoli e delle sue opportunità, rappresentando diverse situazioni riguardanti persone di generazioni differenti alle prese con Internet.


L'argomento “Web” è rilevante perché questo strumento, incrementandosi nella nostra vita, ha creato un nuovo modo di pensare, imparare, condividere e costruire relazioni con le persone e con il mondo esterno; ma "non è tutto oro quello che luccica": navigando in Internet si corrono molti rischi ed è importante saperli evitare e combattere. Per spiegare questo discorso, è intervenuta Patrizia Torretta, psicologa del Centro Nazionale per il contrasto della pedo-pornografia online della Polizia Postale.
Il dibattito si è arricchito grazie al saluto del vicepresidente del Consiglio Raffaele D'Ambrosio e dell'assessore regionale all'Istruzione Gabriella Sentinelli, oltre al contributo di Mauro Evangelisti, giornalista de “Il Messaggero” e autore del libro “Chiedimi l'amicizia” e a quello di Paulo Lima, giornalista che ha raccontato l’esperienza della rivista brasiliana Viraçao, completamente realizzata con idee e contributi di adolescenti.


Alfonso de Biasio, presidente del Comitato Regionale Unicef per il Lazio, ha commentato: “Questo incontro manifesta la volontà dell'Istituzione regionale di mettere ai primi posti dell'impegno politico le problematiche legate all'infanzia e all'adolescenza”.

venerdì 4 novembre 2011

Scuola trentina e intercettazione





Per gli studenti del Liceo Bertrand Russell di Cles (TN), l'anno scolastico è iniziato con una grande novità: l'intercettatore di cellulari Wolfhound-lite. Questa specie di “cane lupo” dei professori viene usato per beccare chi imbroglia durante le verifiche, copiando dal proprio cellulare. Si tratta di un marchingegno ideato negli Stai Uniti che può essere agganciato sotto la cattedra, sulla cintura o sotto la giacca degli insegnanti. Quando un telefonino entra in funzione l'apparecchio inizia a vibrare mettendo allo scoperto chi pensa di fare il furbo.
La maggior parte degli studenti che abbiamo intervistato sull'argomento, non era al corrente di questa introduzione. Solamente un numero ridotto ne aveva sentito parlare per caso da qualche compagno, ma non dai professori, i quali non hanno mai speso parola a riguardo. Dei dieci alunni che abbiamo intervistato su Facebook, solo due sono parzialmente favorevoli a questo detector, mentre gli altri sono fermamente contrari. Ma per quale motivo?
I ragazzi ammettono che non dovrebbero fare uso del cellulare in classe, ma sostengono che "i professori potrebbero fare più attenzione durante lo svolgimento delle prove, invece di dedicarsi ad altre attività come la correzione di altri compiti, consultazione di siti internet o l'osservazione del panorama al di fuori della finestra".
Un'altra fonte di lamentela da parte degli alunni riguardo all'intercettatore è la consapevolezza dei fondi scarseggianti della scuola e affermano che la spesa per questi apparecchi sia eccessiva ed inutile, soprattutto perché “questi soldi potrebbero essere usati per scopi più costruttivi e utili, come ad esempio gite scolastiche o settimane linguistiche, le quali quest'anno hanno subito un grande calo o addirittura l'eliminazione proprio a causa dei problemi economici dell'istituto Russell”.
Altri ragazzi ci hanno confidato che oggigiorno è una cosa normale fare uso del cellulare durante le lezioni e pensano che Wolfhound sia un metodo esagerato, dato che se uno studente copia è negativo per lui, reca danno a se stesso e a nessun altro. In parole povere, nonostante la questione che copiare sia sbagliato, sono fatti dell'interessato.
Dalla parte opposta troviamo ragazzi che trovano questa "spia hi-tech" un'idea più che efficiente e proporrebbero sistemi “anti-copiatura” ancora più severi, come ad esempio la deposizione del telefonino nel proprio armadietto e la presenza di una sorta di check-in all'entrata in classe, così da evitare copiature, discordie con i professori e spese extra.

venerdì 14 ottobre 2011

Social network e genitori detective




Non meno di 5 anni fa, molti genitori approfittavano del tempo in cui i figli andavano a scuola per aprire i loro diari segreti, immergendosi nel mondo pressoché sconosciuto degli adolescenti; ai giorni nostri invece, quelle pagine di diario si sono trasformate nelle pagine di diversi social-network, come Facebook, Twitter, etc., in cui alcuni genitori, trovandosi ignoranti di fronte alle nuove tecnologie, ricorrono a soluzioni alternative, come profili di Facebook falsi, analisi della cronologia web o richiedono addirittura l'aiuto di detective privati, le richieste dei quali, sono aumentate del 30% in soli quattro anni. Altri strumenti alla portata dei genitori “spioni” sono i manuali che insegnano ad usare i social network, a partire dal grande successo americano “Facebook for parents”.


Da questo atteggiamento nascono varie critiche e dibattiti, le opinioni sono diverse: gran parte delle persone è a favore dei controlli sui figli, a patto che siano moderati e leali, altri lo considerano un comportamento sleale, mentre i restanti sostengono fermamente che controllare i propri figli è un dovere di genitore responsabile.
Il perché di questo allarmismo da parte dei genitori è comprensibile, ma vi proponiamo i risultati dettagliati degli studi pubblicati su “la Repubblica” del 12 ottobre 2011, riguardanti gli adolescenti e la tecnologia:

-il 97% possiede un computer,

-il 67,5% ha un profilo su Facebook,

-il 49,2 ha il Pc nella propria camera,

-il 18,9% pubblica filmati su YouTube,

-il 17,4% ha un blog su Internet,

-il 17,4% si collega per più di 3 ore al giorno

-il 55% delle donne si collega ogni giorno, mentre la percentuale dei maschi è del 51%,

-la parte del giorno favorita per collegarsi è il pomeriggio, con l'85,2%, seguito dal 52,5% che solitamente fa utilizzo del web nelle ore dopo cena.

Certamente, il comportamento di questi genitori è causa dell'amore per i propri figli, ma resta il fatto che questi ultimi sono liberi di corazzare la propria vita privata e sociale, e di conseguenza, anche i loro computer!

lunedì 3 ottobre 2011

La corretta ergonomia per l'utilizzo dei nuovi apparecchi elettronici

Utilizzare lo smartphone:

Ecco a voi delle indicazioni per utilizzare i vostri notebook, smartphone e apparecchi elettronici di questo genere, senza danneggiare il vostro corpo:





1- Tenete le braccia allineate e appoggiate sul tavolo durante la digitazione, preferibilmente a 90 gradi rispetto al corpo.
2- Allontanate l'apparecchio il più possibile. Così, il collo sarà meno flesso e le braccia saranno in una posizione relativamente comoda.

Secondo Oldack Barros, presidente della Società Brasiliana di RBG non esiste alcuna opzione corretta al 100%, ma in ogni caso, trovare una via di mezzo tra il collo e le braccia è la cosa “meno sbagliata”.


1- Evitate di piegare il collo per visualizzare lo schermo.
2- Non piegate troppo le braccia o spalle.

Con l'uso continuo, i muscoli del braccio, collo, spalle e della colonna vertebrale possono essere gravemente danneggiati.


 

1- Non collocate il telefono fra il collo e la spalla.
2- Cercate di appoggiare un braccio su una superficie retta come ad esempio un tavolo. Questo impedisce di tendere il collo verso il lato opposto.
3- Interrompete attività come l'utilizzo del computer. Per quanto la conversazione sia veloce, lo sforzo ripetitivo dell'abitudine e lo stress può essere dannoso.

Utilizzare il notebook


Stare seduti su una sedia senza schienale non è l'ideale, ma funziona per le attività veloci.

Nonostante questo, è importante che l'utente stia attento a mantenere una posizione eretta, che mantenga le braccia perpendicolari al corpo ed i piedi appoggiati al pavimento anche se questo richiede un supporto.


Cercate di mantenere le braccia ad un'angolazione di 90 gradi con il corpo. La schermata dovrebbe essere all'altezza degli occhi.
Se necessario, come supporto, utilizzate un libro o qualsiasi altra superficie d'apoggio.
Tenere le gambe perpendicolari al terreno e appoggiare bene i piedi sul pavimento. Se necessario, utilizzate cuscini e poggiapiedi.


1- Fate attenzione a non piegare troppo il collo. Il supporto può dare la falsa impressione di una postura corretta, ma l'ideale è che lo schermo sia all'altezza degli occhi.
2- Utilizzare una tastiera per non flettere troppo i polsi.
3- Evitate di accavallare le gambe. Con il tempo, la posizione può influenzare le articolazioni tra la colonna vertebrale e del bacino. Inoltre, può essere dannoso per i muscoli della coscia.




lunedì 13 giugno 2011

WebLearning: innovazione universitaria





Ti ricordi i tempi in cui gli studenti passavano ore ed ore in biblioteca immersi tra volumi pesanti e polverosi alla ricerca di appunti persi e informazioni varie? Ormai questi sono solo lontani ricordi, per la tristezza di alcuni, e per la gioia di moltissimi altri. A sostituire quei remoti metodi di ricerca, ci sono da tempo alcuni strumenti virtuali che ogni giorno si evolvono e cambiano, così come le università. Queste infatti, propongono sempre più programmi web, grazie ai quali gli studenti possono seguire diverse iniziative tramite il proprio pc. Nel 2007, erano solo 16 le istituzioni ad offrire ai propri ragazzi strumenti come audio, video di corsi, dei laboratori ecc, come iTunes U, mentre oggi sono più di 600 in 18 Paesi. ITunes è una creazione della Apple rivolta agli studenti, che permette di seguire le lezioni universitarie dei migliori atenei con iTunes, un iPod o un iPhone.
Questo mezzo è gratis e di libero accesso, inoltre, è enorme la quantità di lezioni, video e film disponibili.

Stanford University, UC Berkeley, Duke Universitye ilMIT, sono le università americane che hanno scelto di fornire questo servizio, mentre fra gli atenei italiani troviamo l'UniversitàFederico II di Napoli, il primo ad aver aperto un proprio canale, in cui solo nel primo anno si sono contati 10 mila utenti unici giornalieri provenienti da 108 Paesi diversi.
Nella piattaforma troviamo: 300 corsi online, 5 mila lezioni in un unico formato standard, 6 mila link a risorse esterne, 700 video, 3 mila documenti. Nella piattaforma, contrubuiscono inoltre l'Università di Parma, Pisa, Bergamo, Palermo, Bologna, Padova e quella degli studi della Tuscia.
Esiste anche Trio, il portale toscano di Formazione a distanza nato nel 1998, come progetto di tele-formazione finanziato dalla Regione Toscana tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE), strumento essenziale per realizzare percorsi di apprendimento.


Un altro importante mezzo sono le conferenze Ted, disponibili per ogni utente, riguardanti alcune personalità rilevanti del mondo della scienza, dell'arte, della politica, dell'architettura, della musica ecc, che credono nel cambiamento, nella forza delle idee, e attraverso il web promuovono e comunicano le loro idee, raccontano progetti e lanciano proposte. Sono presenti, ad esempio,le conferenze diBill Clinton, Larry Page e Sergey Brin, Bill Gatese e di molti altri esperti nelle più differenti discipline.
Chiunque voglia leggere o pubblicare, può farlo liberamente, gratuitamente e direttamente online. Se vuoi saperne di più visita il sito di Informagiovani-Italia.

mercoledì 25 maggio 2011

Telemouse: i volontari della conoscenza

Premiazione Telemouse 3.0 - Volontari della conoscenza
Valentina Mura Balzoni, premiata come miglior volontario


L'iniziativa è assai impegnativa e suona come una grossa sfida: costruire la Rete dei Volontari della Conoscenza in Italia. E si parte proprio dal progetto Telemouse, il piano di alfabetizzazione digitale per la terza età promosso nella Capitale da Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia


E un grande passo è stato dato con il Premio Telemouse 3.0, vinto da due giovani ragazze che hanno ottenuto una borsa di studio. Nella durata di soli due anni, tutor e volontari di scuole romane hanno animato le attività digitali, alle quali hanno preso parte oltre 12.000 anziani. 
I corsi sono stati svolti presso gli Internet Corner in 50 centri sociali per anziani. 


L'apprendimento riguardante l'uso di Internet e dei servizi della Pubblica amministrazione, è stato sviluppato in un percorso di 120 corsi gratuiti di 30 ore e sono stati frequentati da 3.000 anziani, guidati da 1.800 tutor e 150 docenti coordinatori.
Per la prima edizione del Premio Telemouse 3.0, il Dipartimento della Gioventù, Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia, hanno esaminato i profili di 174 candidati.


Volontari della conoscenza, giovani fra i 12 e i 20 anni, hanno scelto di diventare formatori digitali per la terza età. I vincitori, i quali sono stati premiati presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono:
- Egzona Baxhak, studentessa della 5ª liceo scientifico F. D'Assisi, ha un vinto una borsa di studio di 500 euro per le grandi capacità didattiche e relazionali dimostrate nel corso delle lezioni di Telemouse.
- Valentina Mura Balzoni, studentessa della 3ª classe dell'Istituto L. Pirelli, ha vinto una borsa di studio di 1.500 euro per il suo impegno come animatrice digitale presso l'Internet Corner Telecom nel centro anziani del quartiere.


Se sei interessato e ne vuoi sapere di più, puoi visitare i seguenti link: Egzona Baxhak il genio folletto della solidarietà ; premiati volontari della conoscenza33 finalisti al premio Telemouse 3.0 ; I numeri di Telemouse.www.telecomitalia.it

Telemouse: i volontari della conoscenza




Lo sai che grazie al concorso di Telemouse 3.0 due giovani ragazze hanno ottenuto una borsa di studio e ad ogni formatore digitale sono state consegnate sei menzioni speciali e Bibliocard?
Nella durata di soli due anni, tutor e volontari di scuole romane hanno animato le attività digitali, alle quali hanno preso parte oltre 12.000 anziani. I corsi sono stati svolti presso gli Internet Corner in 50 centri sociali per anziani. L'apprendimento riguardante l'uso di Internet e dei servizi della Pubblica amministrazione, è stato sviluppato in un percorso di 120 corsi gratuiti di 30 ore e sono stati frequentati da 3.000 anziani, guidati da 1.800 tutor e 150 docenti coordinatori.
Per la prima edizione del Premio Telemouse 3.0, il Dipartimento della Gioventù, Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia, hanno esaminato i profili di 174 candidati.
Volontari della conoscenza, giovani fra i 12 e i 20 anni, hanno scelto di diventare formatori digitali per la terza età. I vincitori, i quali sono stati premiati presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono:
- Egzona Baxhak, studentessa della 5ª liceo scientifico F. D'Assisi, ha un vinto una borsa di studio di 500 euro per le grandi capacità didattiche e relazionali dimostrate nel corso delle lezioni di Telemouse.
- Valentina Mura Balzoni, studentessa della 3ª classe dell'Istituto L. Pirelli, ha vinto una borsa di studio di 1.500 euro per il suo impegno come animatrice digitale presso l'Internet Corner Telecom nel centro anziani del quartiere.
Se sei interessato e ne vuoi sapere di più, puoi visitare i seguenti link: Egzona Baxhak il genio folletto della solidarietà ; premiati volontari della conoscenza33 finalisti al premio Telemouse 3.0 ; I numeri di Telemouse.

lunedì 16 maggio 2011

Radiojojo: bambini e media





La radio tedesca Radiojojo, ha ricevuto il premio ICDB da parte dell'UNICEF, per il miglior contributo dall'Europa. Sono state create grandi, nuove piattaforme, come: Il Movimento, che lotta per un miglioramento dei media per bambini; Scopriamo il Mondo, che offre moltissimi progetti umanitari; Euromed KIDS.
La commissione dei bambini del Parlamento della Germania, ha pagato una visita a Radiojojo, che ha intervistato la First Lady tedesca Bettina Wulff.
Chi è interessato può aggiungersi agli "Amici di Radiojojo" sul sito di Facebook o visitare il sito di Radijojo.

Road to Rio: una serie di incontri per migliorare l'ambiente che ci circonda




Il sito di Road to Rio, lanciato il mese scorso, è colmo di divertenti idee sia per insegnanti, sia per gruppi di giovani, creato appositamente per aumentare la consapevolezza riguardo alla “economia verde”.
A Bangalore (India), si svolgerà il primo incontro regionale e ci sarà l'invito alle candidature per gli altri incontri regionali: in Ghana ad agosto, a Izola, Slovenia, tra agosto e settembre, a Cordoba, Argentina fra settembre e ottobre e in Nord America nel mese di novembre.
Sarà inoltre annunciato il 6 ° Congresso Mondiale della Gioventù e dello Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro, nella Giornata Mondiale dell'Ambiente, il 5 giugno. Per sapere di più, è facilmente consultabile il sito di GEEBIZ Contest.
Un bellismo video fatto con i collaboratori a WE-Canada, è consigliato a tutti, ma soprattutto ai giovani che saranno ispirati a riflettere su concetti che aiutano ad aiutare l'ambiente naturale.
In aggiunta, è stata creatSmall is Challenge”, una piccola sfida iniziale dove arriveranno le proposte di giovani provenienti da tutto il mondo. La seconda fase si svolgerà a New York a novembre.

mercoledì 4 maggio 2011

EDUCA: educare nell'incertezza


rappresentazione

Dal 23 al 25 settembre 2011, a Rovereto, sarà presentata dal Comitato Promotore di Educa, la quarta edizione di Educa, un importante evento nazionale. A fine maggio, si svolgerà la conferenza in cui verranno presentate la nuova struttura organizzativa dell'associazione e altre novità per il futuro.

Il primo appuntamento di Educa è già alle porte: si svolgerà il 15 maggio a Pelermo, in vista del 23° corso di formazione del Progetto Policoro, impegnato per risolvere il problema della disoccupazione giovanile al sud.
Educa sarà presente attraverso un incontro di Teatro–Forum a cura della Cooperativa Sociale Tornasole di Brescia. Il teatro forum - spiega il Presidente della Cooperativa Sociale Tornasole di Brescia, Massimo Serra – è nato in Brasile negli anni '60 per offrire ai partecipanti di un evento, la possibilità di ragionare su temi di rilevanza sociale, vedendo la situazione da molteplici punti di vista e potendo sperimentare le proprie intuizioni verificandole tramite il teatro.
La chiave sta nel linguaggio teatrale e nella possibilità di essere direttamente protagonisti delle ipotesi di cambiamento. Una particolarità di questo tipo di teatro è la libertà di partecipare o di stare a guardare provocando ugualmente riflessioni e ragionamenti: possiamo (apparentemente) non partecipare attivamente, ma il coinvolgimento è lo stesso anche se per timidezza o per carattere non interveniamo nell’azione teatrale.
Fonte: Educa.

mercoledì 20 aprile 2011

Earth Day: la festa del nostro Pianeta




Il 22 aprile 2011 si terrà la quarantunesima edizione della Giornata Mondiale Della Terra, il grande evento creato per riflettere e agire per la salvaguardia del mondo in cui viviamo. Questo incontro avrà luogo nei 200 paesi coordinati dall’Earth Day Network, Italia compresa. In vista a questa occasione, è stato organizzato il concerto verde, che si svolgerà alle ore 20.00 dei giorno 20 aprile a Villa Borghese, e che vedrà come protagonisti della serata Patti Smith, Carmen Consoli, Samuel Bersani, i Rein, Roberto Angelini e Adriano Bono. Prima del concerto però, saranno esposte le direttive del progetto Impatto Zero® di LifeGate: le emissioni di anidride carbonica generate dall'evento, oltre 330 .000 kg di CO2, saranno compensate contribuendo alla creazione e tutela di oltre 70.000 mq di foreste in crescita in Costa Rica.

Questa è solo una delle molte iniziative della giornata dedicata alla salvaguardia del nostro Pianeta. Il tema dell'Earth Day 2011 saranno i «polmoni verdi» della Terra, ovvero le foreste più grandi del nostro Pianeta, minacciate dall'ignoranza dell'uomo riguardo all'ecosostenibilità.

Quest’anno, gli organizzatori chiedono a tutti noi One Billion Acts of Green: un miliardo di azioni (anche piccole) green, e grazie ad Internet sarà possibile condividere i propri progetti online. Questo è l'obbiettivo su cui si dovranno occupare i singoli cittadini, associazioni, aziende, Enti e Governi che puntano a migliorare la vita in maniera sostenibile. Finora, sono più di 42 milioni le azioni registrate sul sito ufficiale dell’ EDN, e possiamo dire che con il contributo della Giornata Mondiale della Terra, tali azioni sono in costante aumento. L’obiettivo dell’EDN è di fare in modo che siano registrate un miliardo di azioni prima del Summit della Terra, che si terrà dal 14 al 16 maggio 2012 a Rio de Janeiro (Brasile).

Persino il magazine Disney Topolino appoggia questi progetti creando la nuova saga: Cronache del Pianeta T. In edicola mercoledì 20 e 27 aprile con i due episodi che rappresentano il prequel della storia. In contemporanea, su www.topolino.it, sarà disponibile un avventuroso gioco dedicato al Pianeta T!
L’Earth Day, da più di quarant’anni si basa saldamente su questo principio: tutti noi, a prescindere dalla razza, dal sesso, dal nostro guadagno o dal luogo in cui viviamo, habbiamo il diritto ad un ambiente sano e sostenibile.

Nei seguenti siti potrai trovare vari approfondimenti in proposito:

- http://www.mondoecoblog.com/2011/04/14/matri-terra/
- http://tempolibero.blogosfere.it/2011/04/earth-day-2011-anche-i-cofanetti-emozione3-festeggiano-il-giorno-della-terra.html
- http://antoniogenna.wordpress.com/2011/03/29/sat-news-197-aprile-2011-i-canali-di-cinema-sky/.

La conoscenza come materia prima


demauro1.JPG
Giornata di studio con il professore emerito Tullio De Mauro

in occasione dei 10 anni di attività.

Proprio alle 10,30 di ieri, presso l’Auditorium Unicef di Roma, si è svolto l'incontro “La conoscenza come materia prima”, promossa dalla Fondazione Mondo Digitale e presieduta da Tullio De Mauro.
Durante il convegno, nel quale tutti hanno potuto partecipare ed esprimere le proprie opinioni, si è parlato principalmente di conoscenza da punti di vista e prospettive diversi, a modo da creare strategie di innovazione sociale fondate su istruzione e formazione.
 Al centro di questa giornata è stata posta la sfida di trovare un modo per costruire una società della conoscenza inclusiva e di trasformare istruzione e formazione in strumenti politicamente attivi.
Questo importante obbiettivo è stato causato inoltre dal seguente sondaggio: il 46% della popolazione tra i 25 e i 64 anni detiene solo la licenza media, mentre la percentuale dalla media europea è di un 27,9%. Solo il 6% degli adulti svolge attività formative, i giovani che abbandonano le scuole superiori varcano il 19% (media Ue 14,4%) e gli universitari che portano a termine un corso di laurea sono solo il 32,8%. I giovani “Neet”, ovvero i ragazzi che né studiano né lavorano, sono più di due milioni.
Durante la giornata è stato illustrato il sito Phyrtual.org, la prima comunità di innovatori sociali per condividere idee, soluzioni e progetti, ed è stata presentata e distribuita la pubblicazione La Fondazione Mondo Digitale, un’organizzazione non profit orientata alla conoscenza di Alfonso Molina.
Sul sito mondodigitale.org troverai maggiori informazioni.

sabato 9 aprile 2011

Cile: via le pubblicità nei libri di scuola





Immaginati di stare studiando sul tuo libro di scuola e vedere le pubblicità di telefonini, patatine, bibite, gioielli, etc., cosparse sulle pagine del tuo libro. È proprio quello che sta accadendo agli studenti del Cile. Il governo cileno ha deciso di vietare le pubblicità all'interno dei libri scolastici delle scuole elementari introdotte dal ministero dell'educazione cileno. Infatti, i testi contengono talvolta esempi riguardanti marchi e slogan reali di prodotti e brand nazionali e multinazionali. Secondo alcuni esperti, la presenza di tali pubblicità nei libri scolastici ha il fine di insegnare ai bambini a identificare i messaggi pubblicitari a modo che non ne siano vittime; ma il fatto che accade dall'altro lato è quello che i ragazzi iniziano ad usare gli slogan per promuovere alcuni prodotti.

 

María José Hoffman, presidente della Commissione Istruzione della Camera, ha espresso l'idea secondo la quale, la pubblicità, se trattata in età precoce, produce lealtà al futuro, e questo andrebbe decisamente regolamentato e rimosso da ogni progetto educativo: “la pubblicità per bambini è una degenerazione del sistema”. In concordanza, il senatore Cristiano Mariano Ruizo Esquide è dell'opinione che "la manipolazione dei bambini e delle loro famiglie dovrebbero essere punite". Il ministro dell'educazione Joaquìn Lavìn, ha detto che non c'è niente di male nel mostrare ai bambini elementi della realtà, ma dopo la marea di critiche subite, ha annunciato che l'uso di marchi e slogan non è autorizzato nei futuri libri. Sul sito BBC Mundo (in spagnolo) potrai trovare ulteriori informazioni.

lunedì 10 gennaio 2011

Mondo Digitale: Aperte le iscrizioni per il Global Junior Challenge

Premiazione del Global Junior Challenge 2009, a Roma


Lo slogan sembra una professione di fede nell'umanità che non si arrende alle leggi del Mercato e del profitto: "Ridurre le disuguaglianze nel mondo con la tecnologia, la creatività e l'innovazione sociale". Sì, è proprio così che la Fondazione Mondo Digitale annuncia la nuova edizione del Premio Global Junior Challenge, il concorso internazionale che premia l'uso innovativo delle tecnologie nel campo della formazione, della solidarietà e della cooperazione interculturale.



Promosso dal Comune di Roma, il Premio è organizzato ogni due anni dalla Fondazione Mondo Digitale sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

Gli organizzatori ritengono che "si tratta di un'occasione unica per riflettere sull'importanza delle sfide poste dall'educazione per il 21° secolo e sul ruolo delle tecnologie per l'innovazione didattica, l'integrazione sociale, lo sviluppo e l'abbattimento della povertà nel mondo". 

E chi può partecipare? Le scuole e università, istituzioni pubbliche e private, cooperative e associazioni culturali, imprese, privati cittadini. 

Delle tre categorie speciali, la seconda e la terza sono una novità dell'edizione 2011:
- ICT per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
- ICT per l'integrazione degli immigrati e dei rifugiati in collaborazione con United Nations Alliance of Civilizations (UNAOC)
- ICT per lo sviluppo sostenibile dell'ambiente in partnership con Legambiente.
Altra novità del 2011 è il premio "ICT per la partecipazione sociale dei giovani", ideato in collaborazione con United Nations Alliance of Civilizations per valorizzare  i progetti, realizzati dalle nuove generazioni, che producono un reale cambiamento sociale. Il termine ultimo per la presentazione dei progetti è il 30 giugno 2011.

All'indirizzo www.gjc.it/2011/progetti è possibile iscriversi on line o scaricare il modulo da compilare e inviare per posta. Una giuria internazionale seleziona i progetti finalisti e proclama i vincitori. L'appuntamento per la premiazione è in Campidoglio nell'ottobre del 2011.

domenica 5 dicembre 2010

Il ministro va a scuola

Quanto si investe sull’istruzione? Tullio De Mauro ritorna sulla questione sulle pagine di Internazionale di questa settimana.
 
La nota di De Mauro è dedicata alla politica scolastica di Angela Merkel che, in tempi di tagli, ha destinato oltre 13 miliardi aggiuntivi al comparto istruzione e ricerca, perché è un’area strategica per il futuro del Paese. “E assai spesso va a visitare di persona le scuole”. (dal sito di Fondazione Mondo Digitale, partner di Viração World)

giovedì 21 ottobre 2010

Il WEB come palestra di cittadinanza attiva



Carlo Infante è libero docente di Performing Media. Autore, tra l'altro, di "Educare in line" (1997, Netbook), "Imparare giocando. L'interattività tra teatro e ipermedia" (2000, Bollati Boringhieri), "Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile" (2004, Novecentolibri), "Performing media 1.1 Politica e poetica delle reti" (2006, Memori), e del programma televisivo "Salva con nome. Le parole chiave dell'innovazione" su Rainews24.

www.educationduepuntozero.it

mercoledì 13 ottobre 2010

I robot in classe



Robot dell'azienda francese Aldebaran Robotics, dimostrano loro abilità durante una mostra all'ambasciata francese a Tokio. Loro saranno utilizzati all'università della capitale giapponese come parte del programma di educazione.

venerdì 1 ottobre 2010

Arriva lo zainetto elettronico


La buona notizia sta per fare contenti tutti gli studenti che ogni giorno portano alla scuola quindici quili, in media, di libri e diari nello zainetto. Sì, arriva lo zainetto elettronico, ovvero un pc portatile di 1,4kg collegato al web, in cui saranno "caricati" libri di testo, dizionarii, quaderni e astuccio. La notizia è apparsa ieri su La Reppublica. Lo zainetto elettronico dialogherà con i pc degli insegnanti e con la lavagna elettronica della classe.

Secondo il giornale, la sperimentazione partirà a febbraio in 5 classi di una scuola superiore dell'Emilia Romagna. Grande come un foglio A4, lo zainetto elletronico è per metà tastiera e metà video, dice il suo inventore, Vincenzo Raffaelli, del CNR.
Equipaggiare una classe costerà circa 12 mila euro.

martedì 7 settembre 2010

Scuola ideale è con mediaeducation



A 24 ore dall'inizio della scuola, un sondaggio che ci fa riflettere sulla scuola ideale per gli studenti, che vorrebbero utilizzare le nuove tecnologie per rendere lo studio meno noioso e più divertente. Murales e professori più giovani e "moderni" le altre proposte per la scuola dei sogni. E' quanto emerge da uno studio promosso da Comunicazione Perbene, associazione no profit, condotto su 1.600 studenti (scuola media e superiore) e realizzato attraverso un monitoraggio su blog, forum, community specializzate sulla scuola e sui più importanti social network.

Gli studenti non si sentono a proprio agio tra i banchi di scuola (73%). C'é chi la considera un luogo di tortura (21%) e chi non ha un buon rapporto con il proprio insegnante e sogna professori in stile Robin Williams nel film "L'attimo fuggente" (63%). Inoltre c'é chi parla di programmi troppo "antichi" (56%) e di metodi di insegnamento noiosi e tradizionali (49%). E proprio per cambiare la situazione i ragazzi lanciano nuove idee per migliorare la scuola. Tra murales fatti per colorare le pareti (31%) e professori più giovani (35%), la proposta più "esplosiva" è di utilizzare smartphone, iPad e videogiochi in classe (67%). Se le materie devono rimanere uguali per forza (27%), studiarle con i new media le renderebbe almeno digeribili (75%), oltre a migliorare il rapporto tra compagni di classe e con l'insegnante (61%).

Cosa criticano maggiormente gli studenti della loro scuola? Al primo posto ci sono i professori: da chi si lamenta perché hanno l'età dei loro nonni (39%) a chi li considera poco preparati (27%) e li accusa di stare in classe solo per torturarli, senza cercare mai di istaurare un rapporto alunno-insegnante (19%). Collegata agli insegnanti, ma anche all'organizzazione scolastica in generale, i ragazzi criticano i metodi di apprendimento che sono costretti ad utilizzare. Da chi brucerebbe subito quei "mattoni" che spaccano la schiena (51%) a chi non sopporta più i soliti compiti in classe e interrogazioni (55%) e si sente ridicolo ad imparare le cose a memoria (33%), per finire con chi ha già la nausea a pensare di dover ricominciare a leggere, sottolineare e ripetere per tutto l'anno (47%).

Gli alunni, inoltre, puntano il dito verso i programmi delle materie, che a loro dire sono noiosi e poco interessanti (69%). Non capiscono infatti perché devono essere costretti a studiare il pensiero di uno che è morto 500 anni fà (65%) o delle formule matematiche incomprensibili e che non servono a nulla (52%). Per altri è assurdo utilizzare programmi che sono rimasti uguali a quelli di 50 anni fa (41%). I ragazzi non risparmiano critiche nemmeno alla struttura degli edifici. Classi fatiscenti (61%), pareti sporche e con colori deprimente (43%), sedie scomode e banchi in stato pietoso (71%).

domenica 13 giugno 2010

Aids: Prevenzione nelle Scuole Tramite la Comunicazione

A Brasilia (Brasile), tra il 12 e il 13 giugno, quindici adolescenti e giovani, tra 15 e 24 anni, si incontrano per discutere sulla prevenzione all’Aids e gli stereotipi riguardo all’HIV in. In questo primo incontro, promosso dall’UNICEF e battezzato di Laci Sud-Sud, partecipano rappresentanti del Brasile, Bolivia, Paraguay, Capo Verde, São Tomé e Principe e Timor Est. Le delegazioni sono composte anche da rappresentanti UNICEF e dai governi dei loro paesi, principalmente dai rispettivi Ministeri dell’Educazione.


Un’équipe di Viração sta lavorando con gli adolescenti e giovani su temi che riguardano alla comunicazione come strategia per far discutere a prevenzione nelle scuole e anche nella produzione dei contenuti dell’incontro. Puoi seguire su Twitter: www.twitter.com/viracao. La hashtag è #LSS.

Tra i principali obiettivi dell’incontro quelli di sviluppare una proposta di azione per ogni singolo paese e far nascere una rete di comunicazione tra gli adolescenti e giovani. Per portare avanti questi iniziative, l’UNICEF conterà sull’appoggio dei partnerships come Viração, in Brasile.

Creata dal governo brasiliano nel 2004, Laci Sud-Sud è una rete di cooperazione internazionale per combattere l’HIV/Aids sviluppata dai governi del Brasile, Bolivia, Paraguay, Nicaragua, Guinea Bissau, Capo Verde, São Tomé e Príncipe e Timor Est, e ha come partnerships UNAIDS, UNICEF, UNFPA e Centro Internazionale alla Cooperazione Tecnica in HIV/Aids (CICT).

Il principale obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’accesso universale alla prevenzione, cure nel campo dell’HIVids e mobilitare la società per sconfiggere lo stigma e gli stereotipi che riguardano a coloro che vivono con HIV/Aids.