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giovedì 1 dicembre 2011

Facebook: attenzione alla privacy





Facebook ha perso. A causa delle numerose violazioni nella privacy degli utenti, questo sito sociale ha dovuto fare un accordo con la Federal Trade Commission (FTC) statunitense.
Il co-creatore Mark Zuckerberg, si è scusato pubblicamente con tutti gli iscritti sul blog dell'impresa,  ammettendo di aver perso il controllo della situazione. La cosa che ci lascia sconcertati è che è ben la decima volta che Zuckerberg porge le proprie scuse al pubblico per i cambiamenti apportati nella piattaforma.
In pochi anni questo social network ha avuto un grandissimo successo, diventando un programma di comunicazione molto popolare che influenza facilmente la società. Per questo era prevedibile un intervento da parte del governo; infatti, da un grande potere derivano grandi responsabilità.
Ora Facebook dovrà sempre chiedere il consenso degli iscritti prima di fare qualsiasi cambiamento riguardante l'ambito privato dei clienti.
Il fatto di modificare le impostazioni della privacy della piattaforma è diventata quasi un'abitudine, ma la cosa che non va bene, è proprio il fatto che non si chieda mai l'approvazione da parte degli utenti, che possono talvolta trovarsi in difficoltà più o meno gravi.
Jonathan Zittrain, co-fondatore del Berkman Center for Internet and Society, ha creato il concetto di “tecnologia sterile” inserendo Facebook e l'iPhone in questa categoria. 

Ma cosa significa tecnologia sterile? Significa che i fruitori devono fare uso del prodotto in questione nel modo in cui vuole il produttore, il quale non è tenuto a richiedere il loro consenso prima di cambiare qualcosa. Questo tipo di tecnologia può essere conveniente o meno in base alle esigenze o interessi di ogni componente di questa grande e complessa rete sociale, ma l'importante è che questi siano bene informati a riguardo, per evitare disagi.

lunedì 28 novembre 2011

Internet: parlano i giovani


Il web visto dai giovani in cinque video, alla Pisana 250 ragazzi delle scuole superiori per la Giornata mondiale dell’Infanzia

Il giorno 24.11.2011, alla Pisana di Roma, gli studenti delle superiori del Lazio hanno partecipato a Internet parlano i giovani, in occasione della Giornata Mondiale dell'Infanzia. Si tratta di un'iniziativa organizzata da Francesco Alvaro, garante dell'infanzia, e dal Consiglio regionale del Lazio, in collaborazione con l'Unicef.
Cinque ragazzi hanno presentato i video realizzati dalle scuole a proposito del Web, dei suoi pericoli e delle sue opportunità, rappresentando diverse situazioni riguardanti persone di generazioni differenti alle prese con Internet.


L'argomento “Web” è rilevante perché questo strumento, incrementandosi nella nostra vita, ha creato un nuovo modo di pensare, imparare, condividere e costruire relazioni con le persone e con il mondo esterno; ma "non è tutto oro quello che luccica": navigando in Internet si corrono molti rischi ed è importante saperli evitare e combattere. Per spiegare questo discorso, è intervenuta Patrizia Torretta, psicologa del Centro Nazionale per il contrasto della pedo-pornografia online della Polizia Postale.
Il dibattito si è arricchito grazie al saluto del vicepresidente del Consiglio Raffaele D'Ambrosio e dell'assessore regionale all'Istruzione Gabriella Sentinelli, oltre al contributo di Mauro Evangelisti, giornalista de “Il Messaggero” e autore del libro “Chiedimi l'amicizia” e a quello di Paulo Lima, giornalista che ha raccontato l’esperienza della rivista brasiliana Viraçao, completamente realizzata con idee e contributi di adolescenti.


Alfonso de Biasio, presidente del Comitato Regionale Unicef per il Lazio, ha commentato: “Questo incontro manifesta la volontà dell'Istituzione regionale di mettere ai primi posti dell'impegno politico le problematiche legate all'infanzia e all'adolescenza”.

giovedì 10 novembre 2011

La generazione sedentaria cerca amici




Alcune ricerche dell'Ipsos in collaborazione con Save the Children, a proposito della sedentarietà dei giovani d'oggi, hanno rivelato che:
 -il 59% degli adolescenti trascorre il proprio tempo libero a casa,
 -il 38% mangia mentre guarda tv,
 -7 su 10 camminano solo mezz'ora al giorno,
 -un terzo degli adolescenti dipende dall'ascensore.

Questo fatto abbastanza grave, è dovuto alla mancanza di stimoli esterni, opportunità, tempo e risorse in famiglia.
A causa dell'assenza di territori disponibili, del malfunzionamento delle strutture o per gli alti costi necessari per partecipare alle attività fisiche, quasi un quinto dei ragazzi italiani non pratica sport. Cresce così il malcontento per quanto riguarda i prezzi delle attività sportive, ostacolo per molti adolescenti.
Per fronteggiare questo tipo di problemi, l'associazione Kraft Foods Foundation, in partnership con il Centro sportivo italiano (CSI), l'Unione italiana sport per tutti (UISP) e con il patrocinio del ministro della Gioventù, hanno creato l'iniziativa ''Pronti, partenza, via!”. Si tratta di un progetto triennale per sostenere l'attività motoria e l'educazione alimentare, attraverso il recupero di strutture o semplicemente offrendo informazioni sugli stili di vita corretti. A questi incontri parteciperanno 66.400 persone: bambini con le loro famiglie, educatori, insegnanti e nutrizionisti, e avrà luogo in 10 città pilota,come Torino, Genova, Milano, Napoli e Palermo. 

Quali sono le alternative al giorno d'oggi?
L'alternativa allo sport è senza dubbio la tv: il 10% dei bambini la guarda per più di te ore al giorno, e nel week-end è il passatempo preferito di un ragazzo su 5.
I tempi in cui i giovani venivano accettati nel gruppo solo se grandi sportivi, ormai è stato sorpassato dall'abilità con i videogiochi o dalla conoscenza sul calcio.
Un'alternativa confortante all'attività fisica è invece la lettura, con il 54%, o la musica con il 60%. 
Il 41% dei bambini vorrebbe stare con gli amici e il 26% desidererebbe giocare con loro all'aperto.

Ma non è importante solo il cambiamento riguardo al tempo libero degli adolescenti, ma anche la questione dell'alimentazione deve essere presa in considerazione:
-più di un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o anche meno,
-2 su 10 non fanno colazione correttamente,
-il 14% fa pranzo solo a volte,
-13% fa cena da solo o con amici, 
-il 38% dei bambini dichiara di mangiare sempre davanti alla TV, percentuale che sale al 49% al Sud e nelle isole,
-il 53% dei genitori non contesta questo fatto oppure non c'è, mentre il restante 47% borbotta ma accetta la situazione.

venerdì 4 novembre 2011

Scuola trentina e intercettazione





Per gli studenti del Liceo Bertrand Russell di Cles (TN), l'anno scolastico è iniziato con una grande novità: l'intercettatore di cellulari Wolfhound-lite. Questa specie di “cane lupo” dei professori viene usato per beccare chi imbroglia durante le verifiche, copiando dal proprio cellulare. Si tratta di un marchingegno ideato negli Stai Uniti che può essere agganciato sotto la cattedra, sulla cintura o sotto la giacca degli insegnanti. Quando un telefonino entra in funzione l'apparecchio inizia a vibrare mettendo allo scoperto chi pensa di fare il furbo.
La maggior parte degli studenti che abbiamo intervistato sull'argomento, non era al corrente di questa introduzione. Solamente un numero ridotto ne aveva sentito parlare per caso da qualche compagno, ma non dai professori, i quali non hanno mai speso parola a riguardo. Dei dieci alunni che abbiamo intervistato su Facebook, solo due sono parzialmente favorevoli a questo detector, mentre gli altri sono fermamente contrari. Ma per quale motivo?
I ragazzi ammettono che non dovrebbero fare uso del cellulare in classe, ma sostengono che "i professori potrebbero fare più attenzione durante lo svolgimento delle prove, invece di dedicarsi ad altre attività come la correzione di altri compiti, consultazione di siti internet o l'osservazione del panorama al di fuori della finestra".
Un'altra fonte di lamentela da parte degli alunni riguardo all'intercettatore è la consapevolezza dei fondi scarseggianti della scuola e affermano che la spesa per questi apparecchi sia eccessiva ed inutile, soprattutto perché “questi soldi potrebbero essere usati per scopi più costruttivi e utili, come ad esempio gite scolastiche o settimane linguistiche, le quali quest'anno hanno subito un grande calo o addirittura l'eliminazione proprio a causa dei problemi economici dell'istituto Russell”.
Altri ragazzi ci hanno confidato che oggigiorno è una cosa normale fare uso del cellulare durante le lezioni e pensano che Wolfhound sia un metodo esagerato, dato che se uno studente copia è negativo per lui, reca danno a se stesso e a nessun altro. In parole povere, nonostante la questione che copiare sia sbagliato, sono fatti dell'interessato.
Dalla parte opposta troviamo ragazzi che trovano questa "spia hi-tech" un'idea più che efficiente e proporrebbero sistemi “anti-copiatura” ancora più severi, come ad esempio la deposizione del telefonino nel proprio armadietto e la presenza di una sorta di check-in all'entrata in classe, così da evitare copiature, discordie con i professori e spese extra.

venerdì 14 ottobre 2011

Social network e genitori detective




Non meno di 5 anni fa, molti genitori approfittavano del tempo in cui i figli andavano a scuola per aprire i loro diari segreti, immergendosi nel mondo pressoché sconosciuto degli adolescenti; ai giorni nostri invece, quelle pagine di diario si sono trasformate nelle pagine di diversi social-network, come Facebook, Twitter, etc., in cui alcuni genitori, trovandosi ignoranti di fronte alle nuove tecnologie, ricorrono a soluzioni alternative, come profili di Facebook falsi, analisi della cronologia web o richiedono addirittura l'aiuto di detective privati, le richieste dei quali, sono aumentate del 30% in soli quattro anni. Altri strumenti alla portata dei genitori “spioni” sono i manuali che insegnano ad usare i social network, a partire dal grande successo americano “Facebook for parents”.


Da questo atteggiamento nascono varie critiche e dibattiti, le opinioni sono diverse: gran parte delle persone è a favore dei controlli sui figli, a patto che siano moderati e leali, altri lo considerano un comportamento sleale, mentre i restanti sostengono fermamente che controllare i propri figli è un dovere di genitore responsabile.
Il perché di questo allarmismo da parte dei genitori è comprensibile, ma vi proponiamo i risultati dettagliati degli studi pubblicati su “la Repubblica” del 12 ottobre 2011, riguardanti gli adolescenti e la tecnologia:

-il 97% possiede un computer,

-il 67,5% ha un profilo su Facebook,

-il 49,2 ha il Pc nella propria camera,

-il 18,9% pubblica filmati su YouTube,

-il 17,4% ha un blog su Internet,

-il 17,4% si collega per più di 3 ore al giorno

-il 55% delle donne si collega ogni giorno, mentre la percentuale dei maschi è del 51%,

-la parte del giorno favorita per collegarsi è il pomeriggio, con l'85,2%, seguito dal 52,5% che solitamente fa utilizzo del web nelle ore dopo cena.

Certamente, il comportamento di questi genitori è causa dell'amore per i propri figli, ma resta il fatto che questi ultimi sono liberi di corazzare la propria vita privata e sociale, e di conseguenza, anche i loro computer!

mercoledì 15 giugno 2011

SMS e i sonnambuli del terzo millennio


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Se anche tu, come moltissimi italiani, sei una accanito utilizzatore di SMS, leggi cos'è successo a una ragazzina di 14 anni: l'adolescente genovese scriveva quotidianamente un'esagerata quantità di messaggi ai suoi amici, fino a sviluppare una tendinite al pollice che le ha bloccato l’articolazione. Senza dubbio, questo non può accadere se mandiamo uno o due messaggini al giorno, ma se possediamo uno smartphone siamo svantaggiati fin dall'inizio, poiché quest'ultima generazione di cellulari ha esteso l'uso del telefonino a livelli eccessivi. I maggiori danni e fastidi possibili causati sono: borsite, tendiniti e sindrome del tunnel carpale, ma anche problemi articolari a braccio e spalla dovuti alla postura che si assume normalmente inviando i messaggi. L'unico modo per evitare ciò è rinunciare a qualche messaggio, ma se questo vi costa troppo cercate almeno di appoggiare il gomito, mantenere il collo dritto, distendere la schiena.

Così come utilizzava il telefonino la ragazza di Genova, lo fa il 70% dei teen-agers, e addirittura il 10% dei sedicenni, chiamati ironicamente “sonnambuli del terzo millennio”, si sveglia durante la notte per controllare eventuali messaggi ricevuti! Nei siti di cybercultura e benessereblog troverai altre interessanti informazioni.

martedì 14 giugno 2011

La generazione sedentaria cerca amici






Alcune ricerche dell'Ipsos, in collaborazione con Save the Children, a proposito della sedentarietà dei giovani d'oggi, hanno rivelato che: il 59% degli adolescenti trascorre il proprio tempo libero a casa, il 38% mangia mentre guarda tv e, 7 su 10 camminano solo mezz'ora al giorno e un terzo degli adolescenti dipende dall'ascensore. Questo fatto abbastanza grave, è dovuto alla mancanza di stimoli esterni, di opportunità, tempo e di risorse in famiglia.
A causa della mancanza di territori disponibili, o per il malfunzionamento delle strutture, o per gli alti costi necessari per partecipare alle attività fisiche, quasi un quinto dei ragazzi italiani non pratica sport. Cresce così il malcontento per quanto riguarda i prezzi delle attività sportive, ostacolo per molti adolescenti. Per fronteggiare questo tipo di problemi, l'associazione e Kraft Foods Foundation, in partnership con il Centro sportivo italiano (CSI), l'Unione italiana sport per tutti (UISP) e con il patrocinio del ministro della Gioventu', hanno creato l'iniziativa ''Pronti, partenza, via!'', un progetto triennale per sostenere l'attività motoria e l'educazione alimentare attraverso il recupero di strutture o semplicemente offrendo informazioni sugli stili di vita corretti. A questi incontri parteciperanno 66.400 persone: bambini con le loro familglie, educatori, insegnanti e nutrizionisti, e avrà luogo in 10 città pilota,come Torino, Genova, Milano, Napoli e Palermo.

Comunque sia, l'alternativa allo sport è senza dubbio la tv: il 10% dei bambini la guarda per più di te ore al giorno e nel week-end è il passatempo di 1 ragazzo su 5. 
I tempi in cui i giovani venivano accettati nel gruppo solo se grandi sportivi, ormai è stato sorpassato dall'abilità con i videogiochi o dalla conoscenza sul calcio, infatti, soprattutto i ragazzi napoletani e romani pensano che essere informati riguardo al calcio sia fondamentale.
 Un'alternativa confortante all'attività fisica è invece la lettura, con il 54%, o il 60% che ha la passione della musica. Il 41% dei bambini vorrebbe stare con gli amici e il 26% desidererebbe giocare con loro all'aperto.

Ma non è importante solo il cambiamento riguardo al tempo libero degli adolescenti, ma anche la questione dell'alimentazione deve essere presa in considerazione: più di un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o meno, 2 su 10 non fanno colazione correttamente, a volte fanno pranzo (14%) e cena (13%) da soli o con amici. Ben il 38% dei bambini dichiara di mangiare sempre davanti alla TV, percentuale che sale al 49% al Sud e nelle isole, e il 53% dei genitori non contesta il fatto o non c'e', mentre il restante 47% borbotta ma accetta la situazione. Collegata a questo discorso, è l'obesità. Questa malattia è spesso contratta in persone che hanno difficoltà familiari o di reddito, dove spesso le madri sono casalinghe.

lunedì 13 giugno 2011

WebLearning: innovazione universitaria





Ti ricordi i tempi in cui gli studenti passavano ore ed ore in biblioteca immersi tra volumi pesanti e polverosi alla ricerca di appunti persi e informazioni varie? Ormai questi sono solo lontani ricordi, per la tristezza di alcuni, e per la gioia di moltissimi altri. A sostituire quei remoti metodi di ricerca, ci sono da tempo alcuni strumenti virtuali che ogni giorno si evolvono e cambiano, così come le università. Queste infatti, propongono sempre più programmi web, grazie ai quali gli studenti possono seguire diverse iniziative tramite il proprio pc. Nel 2007, erano solo 16 le istituzioni ad offrire ai propri ragazzi strumenti come audio, video di corsi, dei laboratori ecc, come iTunes U, mentre oggi sono più di 600 in 18 Paesi. ITunes è una creazione della Apple rivolta agli studenti, che permette di seguire le lezioni universitarie dei migliori atenei con iTunes, un iPod o un iPhone.
Questo mezzo è gratis e di libero accesso, inoltre, è enorme la quantità di lezioni, video e film disponibili.

Stanford University, UC Berkeley, Duke Universitye ilMIT, sono le università americane che hanno scelto di fornire questo servizio, mentre fra gli atenei italiani troviamo l'UniversitàFederico II di Napoli, il primo ad aver aperto un proprio canale, in cui solo nel primo anno si sono contati 10 mila utenti unici giornalieri provenienti da 108 Paesi diversi.
Nella piattaforma troviamo: 300 corsi online, 5 mila lezioni in un unico formato standard, 6 mila link a risorse esterne, 700 video, 3 mila documenti. Nella piattaforma, contrubuiscono inoltre l'Università di Parma, Pisa, Bergamo, Palermo, Bologna, Padova e quella degli studi della Tuscia.
Esiste anche Trio, il portale toscano di Formazione a distanza nato nel 1998, come progetto di tele-formazione finanziato dalla Regione Toscana tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE), strumento essenziale per realizzare percorsi di apprendimento.


Un altro importante mezzo sono le conferenze Ted, disponibili per ogni utente, riguardanti alcune personalità rilevanti del mondo della scienza, dell'arte, della politica, dell'architettura, della musica ecc, che credono nel cambiamento, nella forza delle idee, e attraverso il web promuovono e comunicano le loro idee, raccontano progetti e lanciano proposte. Sono presenti, ad esempio,le conferenze diBill Clinton, Larry Page e Sergey Brin, Bill Gatese e di molti altri esperti nelle più differenti discipline.
Chiunque voglia leggere o pubblicare, può farlo liberamente, gratuitamente e direttamente online. Se vuoi saperne di più visita il sito di Informagiovani-Italia.

giovedì 26 maggio 2011

Ue: bando di cellulari e di reti Wi-Fi




Lo sai che la connessione wi-fi per cellulari e computer potrebbe essere proibita nelle scuole? Il motivo è che questo tipo di rete causa potenziali effetti nocivi per la nostra salute. È stato proprio il comitato sull’Ambiente, l’agricoltura e gli affari regionali e locali del Consiglio d’Europa a firmare il documento a favore di questo bando, che sarà discusso dall’assemblea plenaria. 
Il comitato sostiene che ogni stato dell'Ue dovrebbe fissare questo divieto nelle scuole, introducendo un'etichettatura per i prodotti che emettono campi elettromagnetici, con notizie a proposito dei rischi che comporta il loro utilizzo.
L'obbiettivo del comitato è quindi quello di vietare i cellulari e le reti wireless nelle scuole, organizzare campagne di informazione sui rischi per la salute, dare una spinta alla ricerca di sistemi di antenne meno pericolosi per i telefoni cellulari. In contrapposizione a queste idee, c'è l'affermazione dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo la quale l’esposizione ai campi elettromagnetici non comporta nessun danno per la salute. Come ribadisce il comitato Ue, però, le autorità sanitarie sono state lente persino nel riconoscere i pericoli dell’amianto, del fumo di tabacco e del piombo nella benzina.

mercoledì 25 maggio 2011

Telemouse: i volontari della conoscenza

Premiazione Telemouse 3.0 - Volontari della conoscenza
Valentina Mura Balzoni, premiata come miglior volontario


L'iniziativa è assai impegnativa e suona come una grossa sfida: costruire la Rete dei Volontari della Conoscenza in Italia. E si parte proprio dal progetto Telemouse, il piano di alfabetizzazione digitale per la terza età promosso nella Capitale da Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia


E un grande passo è stato dato con il Premio Telemouse 3.0, vinto da due giovani ragazze che hanno ottenuto una borsa di studio. Nella durata di soli due anni, tutor e volontari di scuole romane hanno animato le attività digitali, alle quali hanno preso parte oltre 12.000 anziani. 
I corsi sono stati svolti presso gli Internet Corner in 50 centri sociali per anziani. 


L'apprendimento riguardante l'uso di Internet e dei servizi della Pubblica amministrazione, è stato sviluppato in un percorso di 120 corsi gratuiti di 30 ore e sono stati frequentati da 3.000 anziani, guidati da 1.800 tutor e 150 docenti coordinatori.
Per la prima edizione del Premio Telemouse 3.0, il Dipartimento della Gioventù, Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia, hanno esaminato i profili di 174 candidati.


Volontari della conoscenza, giovani fra i 12 e i 20 anni, hanno scelto di diventare formatori digitali per la terza età. I vincitori, i quali sono stati premiati presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono:
- Egzona Baxhak, studentessa della 5ª liceo scientifico F. D'Assisi, ha un vinto una borsa di studio di 500 euro per le grandi capacità didattiche e relazionali dimostrate nel corso delle lezioni di Telemouse.
- Valentina Mura Balzoni, studentessa della 3ª classe dell'Istituto L. Pirelli, ha vinto una borsa di studio di 1.500 euro per il suo impegno come animatrice digitale presso l'Internet Corner Telecom nel centro anziani del quartiere.


Se sei interessato e ne vuoi sapere di più, puoi visitare i seguenti link: Egzona Baxhak il genio folletto della solidarietà ; premiati volontari della conoscenza33 finalisti al premio Telemouse 3.0 ; I numeri di Telemouse.www.telecomitalia.it

lunedì 16 maggio 2011

Radiojojo: bambini e media





La radio tedesca Radiojojo, ha ricevuto il premio ICDB da parte dell'UNICEF, per il miglior contributo dall'Europa. Sono state create grandi, nuove piattaforme, come: Il Movimento, che lotta per un miglioramento dei media per bambini; Scopriamo il Mondo, che offre moltissimi progetti umanitari; Euromed KIDS.
La commissione dei bambini del Parlamento della Germania, ha pagato una visita a Radiojojo, che ha intervistato la First Lady tedesca Bettina Wulff.
Chi è interessato può aggiungersi agli "Amici di Radiojojo" sul sito di Facebook o visitare il sito di Radijojo.

Road to Rio: una serie di incontri per migliorare l'ambiente che ci circonda




Il sito di Road to Rio, lanciato il mese scorso, è colmo di divertenti idee sia per insegnanti, sia per gruppi di giovani, creato appositamente per aumentare la consapevolezza riguardo alla “economia verde”.
A Bangalore (India), si svolgerà il primo incontro regionale e ci sarà l'invito alle candidature per gli altri incontri regionali: in Ghana ad agosto, a Izola, Slovenia, tra agosto e settembre, a Cordoba, Argentina fra settembre e ottobre e in Nord America nel mese di novembre.
Sarà inoltre annunciato il 6 ° Congresso Mondiale della Gioventù e dello Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro, nella Giornata Mondiale dell'Ambiente, il 5 giugno. Per sapere di più, è facilmente consultabile il sito di GEEBIZ Contest.
Un bellismo video fatto con i collaboratori a WE-Canada, è consigliato a tutti, ma soprattutto ai giovani che saranno ispirati a riflettere su concetti che aiutano ad aiutare l'ambiente naturale.
In aggiunta, è stata creatSmall is Challenge”, una piccola sfida iniziale dove arriveranno le proposte di giovani provenienti da tutto il mondo. La seconda fase si svolgerà a New York a novembre.

mercoledì 20 aprile 2011

La conoscenza come materia prima


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Giornata di studio con il professore emerito Tullio De Mauro

in occasione dei 10 anni di attività.

Proprio alle 10,30 di ieri, presso l’Auditorium Unicef di Roma, si è svolto l'incontro “La conoscenza come materia prima”, promossa dalla Fondazione Mondo Digitale e presieduta da Tullio De Mauro.
Durante il convegno, nel quale tutti hanno potuto partecipare ed esprimere le proprie opinioni, si è parlato principalmente di conoscenza da punti di vista e prospettive diversi, a modo da creare strategie di innovazione sociale fondate su istruzione e formazione.
 Al centro di questa giornata è stata posta la sfida di trovare un modo per costruire una società della conoscenza inclusiva e di trasformare istruzione e formazione in strumenti politicamente attivi.
Questo importante obbiettivo è stato causato inoltre dal seguente sondaggio: il 46% della popolazione tra i 25 e i 64 anni detiene solo la licenza media, mentre la percentuale dalla media europea è di un 27,9%. Solo il 6% degli adulti svolge attività formative, i giovani che abbandonano le scuole superiori varcano il 19% (media Ue 14,4%) e gli universitari che portano a termine un corso di laurea sono solo il 32,8%. I giovani “Neet”, ovvero i ragazzi che né studiano né lavorano, sono più di due milioni.
Durante la giornata è stato illustrato il sito Phyrtual.org, la prima comunità di innovatori sociali per condividere idee, soluzioni e progetti, ed è stata presentata e distribuita la pubblicazione La Fondazione Mondo Digitale, un’organizzazione non profit orientata alla conoscenza di Alfonso Molina.
Sul sito mondodigitale.org troverai maggiori informazioni.

sabato 9 aprile 2011

Cile: via le pubblicità nei libri di scuola





Immaginati di stare studiando sul tuo libro di scuola e vedere le pubblicità di telefonini, patatine, bibite, gioielli, etc., cosparse sulle pagine del tuo libro. È proprio quello che sta accadendo agli studenti del Cile. Il governo cileno ha deciso di vietare le pubblicità all'interno dei libri scolastici delle scuole elementari introdotte dal ministero dell'educazione cileno. Infatti, i testi contengono talvolta esempi riguardanti marchi e slogan reali di prodotti e brand nazionali e multinazionali. Secondo alcuni esperti, la presenza di tali pubblicità nei libri scolastici ha il fine di insegnare ai bambini a identificare i messaggi pubblicitari a modo che non ne siano vittime; ma il fatto che accade dall'altro lato è quello che i ragazzi iniziano ad usare gli slogan per promuovere alcuni prodotti.

 

María José Hoffman, presidente della Commissione Istruzione della Camera, ha espresso l'idea secondo la quale, la pubblicità, se trattata in età precoce, produce lealtà al futuro, e questo andrebbe decisamente regolamentato e rimosso da ogni progetto educativo: “la pubblicità per bambini è una degenerazione del sistema”. In concordanza, il senatore Cristiano Mariano Ruizo Esquide è dell'opinione che "la manipolazione dei bambini e delle loro famiglie dovrebbero essere punite". Il ministro dell'educazione Joaquìn Lavìn, ha detto che non c'è niente di male nel mostrare ai bambini elementi della realtà, ma dopo la marea di critiche subite, ha annunciato che l'uso di marchi e slogan non è autorizzato nei futuri libri. Sul sito BBC Mundo (in spagnolo) potrai trovare ulteriori informazioni.

mercoledì 6 aprile 2011

Meeting Unicef: volontari su Current Tv




 Proprio questa sera, alle ore 23.30, inizierà sul canale 130 Sky, Current for Change: lo spazio televisivo dedicato a volontariato, lotta alla povertà e discriminazioni, tutela e difesa dei diritti dell'infanzia, sviluppo, sostenibilità e ambiente, che durerà fino a giugno. In collaborazione con questo nuovo programma troviamo le associazioni Unicef, Amref, WWF, Greenpeace e ActionAid, uniti per dimostrarci che 'un altro mondo è possibile'. Current for Change parlerà di storie uniche, ma che riguardano ogni abitante della terra, così da poter affrontare i grandi problemi della nostra epoca e trovare soluzioni concrete. La puntata di questa sera trasmetterà “Essere Unicef”, e parlerà del Meeting nazionale dei volontari Unicef svoltosi la scorsa settimana a Firenze. Potremo vedere, dunque, alcuni filmati riguardanti l'associazione e scoprire la storia della nascita del movimento giovanile dell'Unicef, YOUNICEF (dai 14 ai 30 anni). Questa sera, per Current for Change, testimonieranno quattro giovani volontari dell'Unicef, che nonostante i propri impegni ed obbiettivi personali, trovano il tempo di interrogarsi sul senso della vita, ponendosi il bersaglio di contribuire al miglioramento del mondo: partire per aiutare i bambini nei Paesi poveri.

giovedì 31 marzo 2011

Giovani: appuntamento con la robotica


Autismo

Il mondo dei robot ti ha sempre affascinato e vorresti conoscere qualcosa in più di questo curioso ambito? Allora approfitta dell'appuntamento “Raccontare i robot 2011”, un'edizione che presenterà attività dedicate alle fasce di età a partire dalle scuole dell'infanzia a quelle superiori, organizzata dalla Scuola di Robotica, in collaborazione con diversi enti, come l'associazione IoRicreo (www.ioricreo.org), e con la rivista Zai.net (http://www.zai.net/). 
I laboratori sono previsti a Porto Antico (Genova) per il 4 e il 5 aprile 2011, mentre dal 4 al 10 aprile ci sarà la mostra. Se siete interessati agli appuntamenti riguardanti il laboratorio, è consigliato prenotare quanto prima, infatti, la partecipazione è gratuita ma la prenotazione è necessaria!
Se cerchi informazioni più dettagliate collegati al sito www.scuoladirobotica.it.

giovedì 17 marzo 2011

Volontariato: adolescenti in prima fila





Lo sai che il 2011 è l'anno del volontariato europeo?
Sei giovani su dieci svolgono una qualche attività di volontariato. Questi, credono che il cittadino possa influenzare le decisioni di chi governa e così quest'attività sta divenendo sempre più diffusa fra gli adolescenti, fino ad avere un 30% di operanti.
I giovani seguono questa strada nella convinzione che aiutare gli altri sia una tappa importante per la costruzione della propria personalità e che sia la sperimentazione di sé in ambiti diversi da quelli scolastici, apertura e comunicazione nei confronti del mondo, tirocinio di responsabilità, capacità organizzativa, collaborazione.
E’ evidente, quindi, che i giovani sono una risorsa indispensabile per il volontariato, anzi da sempre hanno fornito un apporto trainante in questo campo, evidenziandone l’energia, il cambiamento, la concretezza. Essi rappresentano l’opportunità per favorire, promuovere ed incentivare lo sviluppo, l’evoluzione e il cambiamento nelle organizzazioni e nel volontariato in generale. (Se vuoi saperne di più clicca su http://www.lavoro.gov.it/AnnoEuropeoVolontariato)

venerdì 25 febbraio 2011

Rapporto UNICEF: Adolescenza, il tempo delle opportunità


La condizione dell'infanzia nel mondo 2011

Il mondo è giovane, ma non è per i giovani. Sono 1,2 miliardi gli abitanti del pianeta che hanno un'età compresa tra 10 e 19 anni. Nove su dieci di essi vivono nei Paesi in via di sviluppo e condividono con gli adulti le difficoltà economiche e sociali, con in più le difficoltà della loro età e della carenza di diritti.
Con un totale di giovani disoccupati che, nel 2009, ha toccato in tutto il mondo gli 81 milioni, la disoccupazione giovanile continua a essere motivo di preoccupazione quasi in ogni paese. ée quanto emerge dal rapporto globale dell'UNICEF "La Condizione dell'infanzia nel mondo", che è dedicato quest'anno alla "Adolescenza, il tempo delle opportunità".
 
Come sempre, il Rapporto si chiude con l'Appendice statistica contenente i dati più aggiornati e affidabili sull'infanzia (dalla salute all'istruzione, dalle condizioni economiche a quelle demografiche) aggregati e per singolo Stato.
"Negli ultimi anni, si sono registrati meno miglioramenti in ambiti critici per gli adolescenti. Attualmente più di 70 milioni di adolescenti in età di scuola media non la frequentano e, a livello globale, le femmine sono ancora indietro rispetto ai maschi in termini di partecipazione alla scuola secondaria", dichiara il Presidente dell’UNICEF Italia Vincenzo Spadafora.

Riportiamo di seguito un breve brano del rapporto sull'Adolescenza, il tempo delle opportunità.

Le sfide da affrontare

|L'adolescenza è un'età di fondamentale importanza. È durante questo secondo decennio di vita che le disuguaglianze e la povertà si manifestano più duramente.
I giovani poveri o emarginati hanno meno probabilità di compiere durante l'adolescenza il passaggio all'istruzione secondaria, mentre hanno più probabilità di patire forme di sfruttamento, di abuso e di violenza come il lavoro domestico e il matrimonio precoce, soprattutto se sono di sesso femminile.
 
Nel mondo in via di sviluppo (Cina esclusa), le adolescenti povere hanno circa il triplo di probabilità di sposarsi prima dei 18 anni rispetto alle loro coetanee appartenenti a quelle appartenenti alla famiglie più ricche.

Le ragazze che si sposano troppo presto rischiano maggiormente di cadere in un ciclo negativo di gravidanze precoci, di tassi elevati di mortalità materna e di malnutrizione infantile. Inoltre, le ragazze patiscono tassi più elevati di violenza domestica e/o sessuale rispetto ai ragazzi, e sono più soggette al rischio di infezioni da HIV.
La stragrande maggioranza degli adolescenti di oggi (88%) vive in Paesi in via di sviluppo. Molti di essi si trovano a dover affrontare una serie unica di sfide.
 
Sebbene oggigiorno, in tutto il mondo, gli adolescenti siano generalmente più sani che in passato, restano significativi molti rischi per la salute, tra cui gli infortuni, i problemi connessi all'alimentazione, l'abuso di sostanze e i problemi di salute mentale. Si stima che circa un adolescente su cinque soffra di problemi di salute mentale o comportamentali.|

domenica 20 giugno 2010

Ecco le Raccomandazioni dei Giovani ai Media del Mondo



Alla fine dei lavori svolti durante World Summit on Media for Children and Youth, a Karlstad (Svezia), il Consiglio Globale di Giovani e Media (Global Youth Media Council - GYMC) ha rilasciato sei raccomandazioni urgenti su come migliorare i media per bambini e giovani.

Il GYMC, commissionato dal Vertice Mondiale sui Media per Bambini e Giovani, è composto da oltre 20 giovani di età compresa tra 13-24, di tutto il mondo, con conoscenze di politica, campagne giornalistiche, media giovanili e diritto. Una rappresentante, Yorka Nicosio, 13, ha preso quattro aerei per una durata complessiva di 36 ore e ha fatto un viaggio in autobus di 13 ore per essere presente al vertice. Suo padre, un minatore con un contratto di lavoro precario, ha perso una settimana di salario per viaggiare con Yorka.

"Anche se tutti noi proveniamo da paesi diversi, siamo tutti consapevoli che i mezzi di comunicazione sono uno strumento importante per l'istruzione, per la partecipazione e per dare concretamente voce ai bambini e ai giovani ... creeremo un piano d'azione per i singoli paesi e anche come consiglio globale di giovani, per estendere ulteriormente la campagna. "

- Akhter Uma, 19, Consiglio Giovani e Media UK

Le questioni globali e raccomandazioni:

Accesso limitato a Internet
• governi, operatori di telefonia mobile e media multinazionali devono lavorare insieme per garantire l'accesso gratuito o sostenibile ad internet in tutte le scuole e biblioteche di tutto il mondo.

Assicurarsi che i bambini siano al sicuro su Internet
• L’informazione circa i potenziali pericoli su Internet dovrebbe iniziare a livello di scuola primaria, compresa l’educazione ai diritti e obblighi collegati all'utilizzo di Internet.

I bambini e i giovani non sono coinvolti nel processo decisionale
• Bambini e ragazzi devono scrivere più articoli nei giornali nazionali e locali.
• Ogni paese dovrebbe avere un Consiglio di Giovani e Media.

Rappresentazione negativa dei bambini e dei giovani sui media

• I media devono adottare le linee guida vigenti sull’etica in materia di comunicazione sui bambini e giovani, in modo da offrire una rappresentazione equilibrata.

Mancanza di competenza mediale

• L'educazione ai media dovrebbe essere una parte del curriculum fin dai primi anni in ogni paese.

Interessi commerciali versus responsabilità sociale

• Solo i prodotti che contribuiscono positivamente alla crescita dovrebbero essere associati ai media per bambini.
Ci dovrebbero essere più giornali / canali radio / TV a carattere non commerciale, finanziati da fondazioni / amministrazioni pubbliche / enti di beneficenza.

Le raccomandazioni saranno riesaminate dal GYMC ogni anno nell’International Children’s Day of Broadcasting.

Le raccomandazioni sono già state sottoscritte da parte degli esperti dei media:

"Sono davvero impressionata dalle questioni e le raccomandazioni che avete proposto. Ma sono anche impressionata da quanto velocemente e in che modo i giovani da tutto il mondo sono stati in grado di lavorare insieme. Le raccomandazioni sono veramente forti e ci sono alcune idee davvero buone su cui molte persone hanno lavorato per molto tempo quindi è sorprendente che queste raccomandazioni siano state sviluppate in pochi giorni "- Dr Patricia Edgar, direttore e fondatore della Australian Children's Television Foundation e fondatore del World Summit on Media for Children and Youth.


"Il Consiglio Globale di Giovani è di grande importanza: tante voci della nuova generazione che richiedono una maggiore consapevolezza nei mezzi di comunicazione non può essere ignorato" - Ole Chavannes, Kids' News Network.


 "Il Consiglio Globale di Giovani è un'opportunità entusiasmante per i mezzi di comunicazione di ascoltare realmente i giovani" - Jordi Torrent, capo di UN Alliance for Civilization, USA.


"Queste raccomandazioni dimostrano che i giovani a livello mondiale non sono soddisfatti dei contenuti fatti per loro. E' importante comunicare con i giovani, ma, soprattutto, è importante avere un contenuto prodotto direttamente dai giovani. Devono essere parte di tutto il processo - perché loro sono in grado di farlo" - Paulo Lima, direttore esecutivo di Viração, Brasile.

"Con un Consiglio Globale di Giovani e Media, siamo più vicini alla creazione di mezzi di comunicazione responsabili e che coinvolgano attivamente la voce dei giovani" - Karen Cirillo, produttore esecutivo di Children’s Broadcasting Initiatives in UNICEF, New York.

"Sono molto felice di dare il mio sostegno alle raccomandazioni del Consiglio Globale di Giovani e Media. Mi auguro che le organizzazioni di tutto il mondo si uniranno a me. I media devono imparare ad ascoltare una nuova generazione, in modo che non facciamo i vecchi errori che ci hanno portato alla rovina economica." - Lord David Puttnam, Produttore Indipendente di Film in UK e politico.

RADIJOJO!, la prima stazione radio tedesca a fini non commerciali, non-profit per bambini, e Kids News Network, una multinazionale si sono già impegnate ad attuare e sostenere le raccomandazioni.

Il Consiglio Globale di Giovani e Media esorta gli esperti dei media ad offrire il proprio sostegno - avallo, materiale, collegamenti, ecc - visitando il sito www.Globalyouthmediacouncil.com (creato in soli due giorni specialmente per i delegati al vertice) e via mail a globalyouthmediacouncil@gmail.com.


Per altre informazioni: Richard Lemmer
emmer88@hotmail.com

mercoledì 16 giugno 2010

Innovare per fare Media con e per i bambini


Siamo in più di mile persone di 40 paesi a discutere il rapporto tra i media e i diritti dei bambini e adolescenti e giovani. E non solo. Sono diversi gli spazi creati per favorire la condivisione di esperienze e ricerche sul campo della cosidetta media education. E' questa l'aria che si respira al Sesto World Summit on Media for Children and Youth, che si svolge dal 14 al 18 giugno nella città svedese di Karlstad, circa due ore e mezzo di treno da Stoccolma.

Nella prima giornata, tante conferenze, seminari e posters che hanno sottolineato l'importanza di utilizzare i media per proteggere i bambini e adolescenti da una logica consumista del mercato che tutto vuol vendere, dalle patatine frite e profumi ad un'immagine stereotipata delle donne, come ha denunciato Julie Gale, dell'Australia, e Jean Kilbourne, degli Stati Uniti, durante la conferenza “So sexy so soon: The new sexualized childhood”, “ Creating change through activism”.

Dovuto forse ad un problema di organizzazione, sono pochi gli adolescenti e giovani all'incontro. L'angolana Anabela Pacheco, che ha partecipato al Summit di Rio, nel 2004, dice che nonostante la poca partecipazione dei ragazzi, “il summit rappresenta un importante spazio di condivisione delle esperienze e conoscenza tra le persone”. Alla Radio Nacional, sostenuta dal governo di Angola, lei dirige un programma per bambini chiamato Radio Piô (Bambino), in onda tutti i giorni e prodotto da bambini per bambini.

La nigeriana Funmi Grace Ajumobi, invece, porta avanti un'iniziativa di media education tramite il giornale Vanguard Kiddies. “Mi dispiace che molte delle ricerche presentate almeno oggi puntano ancora molto sull'impatto della TV nell'educazione delle persone; ma bisogna considerare che molti ragazzi non guardano più la TV ma l'internet”.