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lunedì 30 aprile 2012

Concorso Racconta la Rio +20




In partenariato com Viração Educomunicação, in Brasile, Associazione Jangada, di Trento, e l'Associazione Italiana di Educazione ai Media e alla Comunicazione (MED), l'Assessorato alla Solidarietà Internazionale e alla Convivenza e l'Assessorato all'Ambiente della Provincia Autonoma di Trento promuovono il concorso Racconta la Rio +20
Verranno selezionati 4 giovani trentini tra 18 e 30 anni per partecipare al progetto di mediaeducation ambientale “Agenzia di Stampa Giovanile Internazionale” che conterà circa 50 giovani di paesi diversi. 
Dal 11 al 23 giugno 2012, l'Agenzia racconterà gli eventi legati alla Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile (Rio +20) visti dalla prospettiva dei giovani, tramite testi, foto, video e radio. 
Ci si può iscrivere al concorso tramite l'invio di un'email contenente il modulo di informazioni personali, curriculum vitae, una lettera di motivazione che risponde alla domanda: “Perché voglio partecipare all'Agenzia di Stampa Giovanile Internazionale a Rio +20?” e la fotocopia del passaporto valido per l’espatrio. Tali documenti devono essere inviati via posta elettronica all'indirizzo paulo@viracao.org entro e non oltre il 5 maggio 2012.
Sono questi i prerequisiti per partecipare alla selezione:
- avere un età compresa tra i 18 e i 30 anni
- una buona conoscenza dell'Inglese e/o del portoghese
- una forte motivazione
- attitudini relazionali e a lavorare in team
- adattabilità
- aver avuto esperienze pregresse di produzione di testi giornalistici, video o radioweb
- avere interesse nelle tematiche ambientali – costituisce titolo preferenziale aver avuto esperienze lavorative o di volontariato nel settore della sostenibilità ambientale 
- passaporto valido per l’espatrio
Inoltre si richiede:
- l’obbligo di frequentare un percorso di formazione della durata di 24 ore prima della partenza
la disponibilità di partire il 10 giugno e tornare il 23 giungo 2012.
Gli organizzatori avvisano che le spese per il biglietto aereo e alloggio sono coperte dall’Associazione, mentre a carico dei partecipanti rimangono le spese di vitto, trasporto locale e assicurazione medica.






Per maggiori informazioni:
Paulo Lima
paulo@viracao.org
Tel.: 348-1936763










ALLEGATO






 MODULO DI INFORMAZIONI PERSONALI




Nome/ Cognome ....................................................................................................................


Età:  .......................................................................................................


Sesso:     Maschio   /  Femmina


Indirizzo : ................................................................................................................................


E-Mail Personale : ..................................................................................................................


Telefono: ................................................................................................................................


Quali lingue parli fluentemente? 
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Necessità alimentari particolari (allergie, intolleranze,...)? Sì / No


Se Sì, quali?……………………………..…………………………………………………………


Particolari problemi di salute?  Sì / No


Se Sì, quali?……………………………….……………………………………………………….

lunedì 13 giugno 2011

WebLearning: innovazione universitaria





Ti ricordi i tempi in cui gli studenti passavano ore ed ore in biblioteca immersi tra volumi pesanti e polverosi alla ricerca di appunti persi e informazioni varie? Ormai questi sono solo lontani ricordi, per la tristezza di alcuni, e per la gioia di moltissimi altri. A sostituire quei remoti metodi di ricerca, ci sono da tempo alcuni strumenti virtuali che ogni giorno si evolvono e cambiano, così come le università. Queste infatti, propongono sempre più programmi web, grazie ai quali gli studenti possono seguire diverse iniziative tramite il proprio pc. Nel 2007, erano solo 16 le istituzioni ad offrire ai propri ragazzi strumenti come audio, video di corsi, dei laboratori ecc, come iTunes U, mentre oggi sono più di 600 in 18 Paesi. ITunes è una creazione della Apple rivolta agli studenti, che permette di seguire le lezioni universitarie dei migliori atenei con iTunes, un iPod o un iPhone.
Questo mezzo è gratis e di libero accesso, inoltre, è enorme la quantità di lezioni, video e film disponibili.

Stanford University, UC Berkeley, Duke Universitye ilMIT, sono le università americane che hanno scelto di fornire questo servizio, mentre fra gli atenei italiani troviamo l'UniversitàFederico II di Napoli, il primo ad aver aperto un proprio canale, in cui solo nel primo anno si sono contati 10 mila utenti unici giornalieri provenienti da 108 Paesi diversi.
Nella piattaforma troviamo: 300 corsi online, 5 mila lezioni in un unico formato standard, 6 mila link a risorse esterne, 700 video, 3 mila documenti. Nella piattaforma, contrubuiscono inoltre l'Università di Parma, Pisa, Bergamo, Palermo, Bologna, Padova e quella degli studi della Tuscia.
Esiste anche Trio, il portale toscano di Formazione a distanza nato nel 1998, come progetto di tele-formazione finanziato dalla Regione Toscana tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE), strumento essenziale per realizzare percorsi di apprendimento.


Un altro importante mezzo sono le conferenze Ted, disponibili per ogni utente, riguardanti alcune personalità rilevanti del mondo della scienza, dell'arte, della politica, dell'architettura, della musica ecc, che credono nel cambiamento, nella forza delle idee, e attraverso il web promuovono e comunicano le loro idee, raccontano progetti e lanciano proposte. Sono presenti, ad esempio,le conferenze diBill Clinton, Larry Page e Sergey Brin, Bill Gatese e di molti altri esperti nelle più differenti discipline.
Chiunque voglia leggere o pubblicare, può farlo liberamente, gratuitamente e direttamente online. Se vuoi saperne di più visita il sito di Informagiovani-Italia.

sabato 9 aprile 2011

Cile: via le pubblicità nei libri di scuola





Immaginati di stare studiando sul tuo libro di scuola e vedere le pubblicità di telefonini, patatine, bibite, gioielli, etc., cosparse sulle pagine del tuo libro. È proprio quello che sta accadendo agli studenti del Cile. Il governo cileno ha deciso di vietare le pubblicità all'interno dei libri scolastici delle scuole elementari introdotte dal ministero dell'educazione cileno. Infatti, i testi contengono talvolta esempi riguardanti marchi e slogan reali di prodotti e brand nazionali e multinazionali. Secondo alcuni esperti, la presenza di tali pubblicità nei libri scolastici ha il fine di insegnare ai bambini a identificare i messaggi pubblicitari a modo che non ne siano vittime; ma il fatto che accade dall'altro lato è quello che i ragazzi iniziano ad usare gli slogan per promuovere alcuni prodotti.

 

María José Hoffman, presidente della Commissione Istruzione della Camera, ha espresso l'idea secondo la quale, la pubblicità, se trattata in età precoce, produce lealtà al futuro, e questo andrebbe decisamente regolamentato e rimosso da ogni progetto educativo: “la pubblicità per bambini è una degenerazione del sistema”. In concordanza, il senatore Cristiano Mariano Ruizo Esquide è dell'opinione che "la manipolazione dei bambini e delle loro famiglie dovrebbero essere punite". Il ministro dell'educazione Joaquìn Lavìn, ha detto che non c'è niente di male nel mostrare ai bambini elementi della realtà, ma dopo la marea di critiche subite, ha annunciato che l'uso di marchi e slogan non è autorizzato nei futuri libri. Sul sito BBC Mundo (in spagnolo) potrai trovare ulteriori informazioni.

mercoledì 12 gennaio 2011

Il cellulare contro la pedofilia



Il cellulare per difendersi dall'aggressore pedofilo e metterlo in galera. L'ho ha fatto una ragazzina appena compiuto 14 anni, che è riuscita a registrare di nascosto col suo telefonino le violenze che quell'uomo, un amico di famiglia che abusava di lei da quando aveva 9 anni. La notizia è stata diffusa oggi dall'Ansa.


La tenacia della ragazzina, che ha deciso cosi' di fornire agli inquirenti prove certe delle terribili violenze subite sulla sua pelle, ha permesso ai magistrati prima di arrestare il pedofilo e poi di condannarlo a 8 anni e 4 mesi di reclusione, con rito abbreviato. 


La sentenza e' stata emessa oggi dal gup di Milano Luigi Varanelli, a conclusione dell'inchiesta coordinata dal pm Giancarla Serafini. La ragazzina, che vive in un comune alle porte di Milano, all'inizio dello scorso anno aveva visto in tv un servizio della trasmissione 'Le Iene' che riportava il racconto di una bambina vittima di abusi sessuali. 


Nel servizio la piccola invitava gli altri bambini a denunciare e a non rimanere in silenzio. Spinta da quelle parole, la ragazzina aveva cominciato a parlare della sua drammatica vicenda. Prima con le sue compagne di scuola, durante una gita scolastica lo scorso aprile. A loro aveva descritto ció che aveva visto in televisione, aggiungendo poi che le stesse violenze le stava subendo una sua amica. In realtà stava raccontando la sua storia. Poco dopo si era confidata con un insegnante e poi con i suoi genitori, che le avevano detto subito di non incontrare più quell'uomo di 60 anni, il quale in passato aveva avuto una relazione anche con la madre della piccola.


La ragazzina pero' non gli aveva dato retta e prima di presentarsi in Procura con i genitori per sporgere denuncia (il 5 maggio scorso), era andata all'appuntamento (il primo maggio) che l'uomo le aveva dato e aveva filmato le violenze subite ancora una volta. Stavolta pero' rimaneva il volto di lui ripreso nelle immagini come prova inconfutabile. Dopo la denuncia in Procura, il pm aveva disposto una perquisizione a casa dell'uomo. Erano stati trovati una serie di oggetti erotici utilizzati dal pedofilo per violentare la bambina per anni, dal 2006 in poi, oltre ad alcuni bastoni e coltelli con i quali la minacciava di non dire niente. Il 22 giugno scorso, infine, l'uomo era finito in carcere, dove è tuttora detenuto, condannato per violenza sessuale aggravata. 


La ragazzina, parte civile nel processo, ha raccontato ai magistrati che a darle il coraggio di denunciare non è stato soltanto il servizio de 'Le Iene', ma anche il fatto che l'uomo avesse già messo gli occhi addosso a un'altra bambina.

lunedì 10 gennaio 2011

Mondo Digitale: Aperte le iscrizioni per il Global Junior Challenge

Premiazione del Global Junior Challenge 2009, a Roma


Lo slogan sembra una professione di fede nell'umanità che non si arrende alle leggi del Mercato e del profitto: "Ridurre le disuguaglianze nel mondo con la tecnologia, la creatività e l'innovazione sociale". Sì, è proprio così che la Fondazione Mondo Digitale annuncia la nuova edizione del Premio Global Junior Challenge, il concorso internazionale che premia l'uso innovativo delle tecnologie nel campo della formazione, della solidarietà e della cooperazione interculturale.



Promosso dal Comune di Roma, il Premio è organizzato ogni due anni dalla Fondazione Mondo Digitale sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

Gli organizzatori ritengono che "si tratta di un'occasione unica per riflettere sull'importanza delle sfide poste dall'educazione per il 21° secolo e sul ruolo delle tecnologie per l'innovazione didattica, l'integrazione sociale, lo sviluppo e l'abbattimento della povertà nel mondo". 

E chi può partecipare? Le scuole e università, istituzioni pubbliche e private, cooperative e associazioni culturali, imprese, privati cittadini. 

Delle tre categorie speciali, la seconda e la terza sono una novità dell'edizione 2011:
- ICT per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
- ICT per l'integrazione degli immigrati e dei rifugiati in collaborazione con United Nations Alliance of Civilizations (UNAOC)
- ICT per lo sviluppo sostenibile dell'ambiente in partnership con Legambiente.
Altra novità del 2011 è il premio "ICT per la partecipazione sociale dei giovani", ideato in collaborazione con United Nations Alliance of Civilizations per valorizzare  i progetti, realizzati dalle nuove generazioni, che producono un reale cambiamento sociale. Il termine ultimo per la presentazione dei progetti è il 30 giugno 2011.

All'indirizzo www.gjc.it/2011/progetti è possibile iscriversi on line o scaricare il modulo da compilare e inviare per posta. Una giuria internazionale seleziona i progetti finalisti e proclama i vincitori. L'appuntamento per la premiazione è in Campidoglio nell'ottobre del 2011.

domenica 7 novembre 2010

Automonitoraggio: Una vita su misura



Come diciamo a Viração, in Brasile, bisogna curare ogni momenti del processo di realizzazione di un progetto di educomunicazione/mediaeducation. A cominciare dalla progettazione o ideazione. Poi passiamo allo sviluppo per poi arrivare al monitoraggio, alla valutazione e quindi alla celebrazione. Sì, bisogna celebrare gli apprendimenti e le sfide superate. 


Ecco che a volte ci dimentichiamo dell'importanza del monitoraggio. Certo, soffermarci sugli indicatori e parlare dei numeri ci può far cadere nella burocrazia. Proprio in questi giorni stavo leggendo un articolo che tratta proprio sul "registrare tutto, monitorare se stessi fino a perdere di vista il vero motivo per cui lo si fa. La tecnologia fornice sempre di più strumenti alla quantificazione". L'articolo è di Gary Wolf su Internazionale, ma pubblicato originalmente su The New York Times Magazine (USA). Wolf è giornalista statunitense e scrive di scienza e società per Wired.


Ecco qualche stralcio che ritengo importante non solo a livello individuale ma anche a livello di gruppi e progetti di educomunicazione e mediaeducation.
"Tutti commettiamo errori. Errori fattuali ed errrori di giudizio. Abbiamo punti ciechi nel nostro campo visivo e vuoti di attenzione. A volte non riusciamo a rispondere neanche alle domande più semplici. Dov'ero la settimana scorsa a quest'ora? Da quanto tempo ho questo dolore al ginocchio? Quanti soldi spendo in media al giorno? Questi punti deboli ci mettono in difficoltà. Prendiamo decisioni sulla base di informazioni parziali. Siamo costreti a naviagere alla cieca, a seguire l'istinto..."


"Se vogliamo sostituire i capricci dell'intuizione con qualcosa di più affidabile, prima di tutto dobbiamo raccogliere i dati. Solo quando conosciamo i fatti possiamo prendere delle decisioni..."


"Sopportiamo la quantificazione patologica - un tipo di conoscenza arida, astratta e meccanica - perché i suoi risultati sono spesso preziosi. Contare le cose ci permette di fare analisi, confronti, esperimenti. I numeri rendono i problemi meno attraenti dal punto di vista emotivo, ma intellettualmente più gestibili..."

venerdì 29 ottobre 2010

Generation Media: Ricerca in sei paesi europei


“Generaction Media” è l'evento della settimana. Si tiene a Roma il 29 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle 17.30 presso il Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione, Via Salaria 113. Per chi fosse impossibilitato ad essere presente segnaliamo che l’evento potrà essere seguito in streaming dalle ore 9.30 alle ore 12.30 al seguente indirizzo:


http://www.livestream.com/medmastertv?t=656633


Verranno presentati i risultati della ricerca europea “On Air” sul rapporto tra digital media e minori in sei paesi europei (Italia, Polonia, Lituania, Romania, Belgio e Bulgaria).
On air è un progetto di ricerca sviluppato nell’ambito del programma europeo Comenius (2008/2010), ha coinvolto questi 6 paesi europei, intervistando ragazzi dagli 11 ai 16 anni e insegnanti di scuole di diverso ordine e grado. L’indagine sociologica ha rappresentato il primo step del progetto, seguito dalla progettazione e sperimentazione formativa di pacchetti educativi di Media education.


Informazioni dettagliate su http://www.comuniclab.it/sections/magazine

giovedì 21 ottobre 2010

Il WEB come palestra di cittadinanza attiva



Carlo Infante è libero docente di Performing Media. Autore, tra l'altro, di "Educare in line" (1997, Netbook), "Imparare giocando. L'interattività tra teatro e ipermedia" (2000, Bollati Boringhieri), "Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile" (2004, Novecentolibri), "Performing media 1.1 Politica e poetica delle reti" (2006, Memori), e del programma televisivo "Salva con nome. Le parole chiave dell'innovazione" su Rainews24.

www.educationduepuntozero.it

mercoledì 6 ottobre 2010

Nasce la Fondazione Nigrizia Onlus


Giovedì 7 ottobre alle ore 11 presso l’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia a Verona si terrà la presentazione della Fondazione Nigrizia onlus, realtà nata in seno al Collegio Missioni Africane di Verona con l’obiettivo di dare voce al mondo afro e di continuare a lavorare secondo uno dei fondamentali precetti del fondatore dell’Istituto, san Daniele Comboni: “Salvare l’Africa con l’Africa”.


I confini tra messaggio evangelico e lotta per la difesa dei diritti civili degli ultimi, si stemperano e diventano parola decisa e concreta, azione di accoglienza e comprensione. Condivisione. E' questo uno dei principi fondanti sui quali i Missionari Comboniani hanno deciso di costruire Fondazione Nigrizia onlus.


La Fondazione è infatti una realtà in cui i Comboniani lavorano con i laici fianco a fianco accomunati da una mission dal valore universale:
Accogliere e aiutare a crescere tutti coloro che si trovano in situazioni di svantaggio e disagio senza distinzioni di religione, lingua, etnia, sesso, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, attraverso la realizzazione di progetti specifici;
Informare e comunicare le multiformi realtà del mondo afro;
Diffondere lo stile comboniano di attenzione per il prossimo e per i più deboli secondo i precetti evangelici di condivisione, accoglienza, relazione.

A tale scopo la Fondazione riunisce tutte le realtà che da anni operano in seno all'Istituto: Nigrizia, PM - Il Piccolo Missionario, Ma - Museo africano, biblioteca e emeroteca, website di informazione Nigrizia.it, Bandapm.it e Afriradio.it, Missionari comboniani - Azione missionaria e centro di produzione audio e video Nigrizia Multimedia.

La voce dei Missionari Comboniani, così come l'aveva pensata il lungimirante padre fondatore trova dunque una forma nuova più strutturata e organica per raccontare, spiegare e testimoniare le diverse realtà del mondo afro e per interfacciarsi alle diverse realtà istituzionali e agli enti italiani e stranieri, sviluppando relazioni volte a specifiche finalità di intervento e sostegno. Oggi la voce africana che Comboni voleva propagata il più possibile ha trovato nuove forme di comunicazione, quelle della contemporaneità: le arti visive, il web, i social media, la musica, la cultura che la Fondazione, nel perseguimento degli scopi istituzionali, racchiude in un'unica coesa realtà.

La giornata di presentazione si articolerà in 3 fasi. La mattina nell'Auditorium del Palazzo della Gran Guardia si terrà la presentazione ufficiale della Fondazione alla presenza dei principali esponenti comboniani Enrique Gonzáles Sánchez, superiore generale dei Missionari Comboniani, Corrado Masini superiore provincia italiana dei Missionari Comboniani, Alberto Pelucchi assistente consiglio generale dei Missionari Comboniani, Giorgio Dorin, Presidente Fondazione Nigrizia onlus. Intervengono: Franco Moretti, direttore Nigrizia
Aurelio Boscaini, direttore PM - Il Piccolo Missionario
Giuseppe Cavallini, direttore Ma- Museo africano
Fabrizio Colombo, direttore Nigrizia Multimedia e Afriradio
Alcuni testimoni tra cui Gad Lerner, Jean Léonard Touadi si affiancheranno alle testimonianze di Alex Zanotelli, Giulio Albanese e Efrem Tresoldi.

Nel pomeriggio alle ore 17, in concomitanza con le iniziative legate al mese missionario si terrà presso la chiesa di San Nicolò all'Arena una paraliturgia biblica aperta a tutti. Il programma include canti, lettura della Parola di Dio, riflessione biblica e due significative testimonianze "missionarie" da parte di padre Alex Zanotelli, che lavora da diversi anni nel quartiere Sanità di Napoli in un contesto sociale molto problematico, e di padre Giorgio Poletti, che per quindici anni ha lavorato a favore dell'integrazione sociale degli immigrati
africani a Castel Volturno.

Alle ore 21 all'Auditorium del Palazzo della Gran Guardia si terrà la serata di raccolta fondi per il progetto "Casa del bambino" di Castel Volturno.
La comunità dei Missionari Comboniani di Castel Volturno è presente sul litorale Domitio da quindici anni ed è impegnata a fondo nella tutela e nella promozione dei diritti degli immigrati e nell'accoglienza di persone in difficoltà. Tra le molte attività portate avanti dalla comunità, spicca la "Casa del bambino" creata nel giugno del 2004 per dare la possibilità alle donne immigrate che non possono restare con i figli durante il giorno di affidarli a una struttura che li accolga nei giorni lavorativi.


Per informazioni:
Fondazione Nigrizia onlus
comunicazione@comboniani.org - telefono 045 8092136 - 045 8092352

martedì 7 settembre 2010

Scuola ideale è con mediaeducation



A 24 ore dall'inizio della scuola, un sondaggio che ci fa riflettere sulla scuola ideale per gli studenti, che vorrebbero utilizzare le nuove tecnologie per rendere lo studio meno noioso e più divertente. Murales e professori più giovani e "moderni" le altre proposte per la scuola dei sogni. E' quanto emerge da uno studio promosso da Comunicazione Perbene, associazione no profit, condotto su 1.600 studenti (scuola media e superiore) e realizzato attraverso un monitoraggio su blog, forum, community specializzate sulla scuola e sui più importanti social network.

Gli studenti non si sentono a proprio agio tra i banchi di scuola (73%). C'é chi la considera un luogo di tortura (21%) e chi non ha un buon rapporto con il proprio insegnante e sogna professori in stile Robin Williams nel film "L'attimo fuggente" (63%). Inoltre c'é chi parla di programmi troppo "antichi" (56%) e di metodi di insegnamento noiosi e tradizionali (49%). E proprio per cambiare la situazione i ragazzi lanciano nuove idee per migliorare la scuola. Tra murales fatti per colorare le pareti (31%) e professori più giovani (35%), la proposta più "esplosiva" è di utilizzare smartphone, iPad e videogiochi in classe (67%). Se le materie devono rimanere uguali per forza (27%), studiarle con i new media le renderebbe almeno digeribili (75%), oltre a migliorare il rapporto tra compagni di classe e con l'insegnante (61%).

Cosa criticano maggiormente gli studenti della loro scuola? Al primo posto ci sono i professori: da chi si lamenta perché hanno l'età dei loro nonni (39%) a chi li considera poco preparati (27%) e li accusa di stare in classe solo per torturarli, senza cercare mai di istaurare un rapporto alunno-insegnante (19%). Collegata agli insegnanti, ma anche all'organizzazione scolastica in generale, i ragazzi criticano i metodi di apprendimento che sono costretti ad utilizzare. Da chi brucerebbe subito quei "mattoni" che spaccano la schiena (51%) a chi non sopporta più i soliti compiti in classe e interrogazioni (55%) e si sente ridicolo ad imparare le cose a memoria (33%), per finire con chi ha già la nausea a pensare di dover ricominciare a leggere, sottolineare e ripetere per tutto l'anno (47%).

Gli alunni, inoltre, puntano il dito verso i programmi delle materie, che a loro dire sono noiosi e poco interessanti (69%). Non capiscono infatti perché devono essere costretti a studiare il pensiero di uno che è morto 500 anni fà (65%) o delle formule matematiche incomprensibili e che non servono a nulla (52%). Per altri è assurdo utilizzare programmi che sono rimasti uguali a quelli di 50 anni fa (41%). I ragazzi non risparmiano critiche nemmeno alla struttura degli edifici. Classi fatiscenti (61%), pareti sporche e con colori deprimente (43%), sedie scomode e banchi in stato pietoso (71%).

domenica 20 giugno 2010

Ecco le Raccomandazioni dei Giovani ai Media del Mondo



Alla fine dei lavori svolti durante World Summit on Media for Children and Youth, a Karlstad (Svezia), il Consiglio Globale di Giovani e Media (Global Youth Media Council - GYMC) ha rilasciato sei raccomandazioni urgenti su come migliorare i media per bambini e giovani.

Il GYMC, commissionato dal Vertice Mondiale sui Media per Bambini e Giovani, è composto da oltre 20 giovani di età compresa tra 13-24, di tutto il mondo, con conoscenze di politica, campagne giornalistiche, media giovanili e diritto. Una rappresentante, Yorka Nicosio, 13, ha preso quattro aerei per una durata complessiva di 36 ore e ha fatto un viaggio in autobus di 13 ore per essere presente al vertice. Suo padre, un minatore con un contratto di lavoro precario, ha perso una settimana di salario per viaggiare con Yorka.

"Anche se tutti noi proveniamo da paesi diversi, siamo tutti consapevoli che i mezzi di comunicazione sono uno strumento importante per l'istruzione, per la partecipazione e per dare concretamente voce ai bambini e ai giovani ... creeremo un piano d'azione per i singoli paesi e anche come consiglio globale di giovani, per estendere ulteriormente la campagna. "

- Akhter Uma, 19, Consiglio Giovani e Media UK

Le questioni globali e raccomandazioni:

Accesso limitato a Internet
• governi, operatori di telefonia mobile e media multinazionali devono lavorare insieme per garantire l'accesso gratuito o sostenibile ad internet in tutte le scuole e biblioteche di tutto il mondo.

Assicurarsi che i bambini siano al sicuro su Internet
• L’informazione circa i potenziali pericoli su Internet dovrebbe iniziare a livello di scuola primaria, compresa l’educazione ai diritti e obblighi collegati all'utilizzo di Internet.

I bambini e i giovani non sono coinvolti nel processo decisionale
• Bambini e ragazzi devono scrivere più articoli nei giornali nazionali e locali.
• Ogni paese dovrebbe avere un Consiglio di Giovani e Media.

Rappresentazione negativa dei bambini e dei giovani sui media

• I media devono adottare le linee guida vigenti sull’etica in materia di comunicazione sui bambini e giovani, in modo da offrire una rappresentazione equilibrata.

Mancanza di competenza mediale

• L'educazione ai media dovrebbe essere una parte del curriculum fin dai primi anni in ogni paese.

Interessi commerciali versus responsabilità sociale

• Solo i prodotti che contribuiscono positivamente alla crescita dovrebbero essere associati ai media per bambini.
Ci dovrebbero essere più giornali / canali radio / TV a carattere non commerciale, finanziati da fondazioni / amministrazioni pubbliche / enti di beneficenza.

Le raccomandazioni saranno riesaminate dal GYMC ogni anno nell’International Children’s Day of Broadcasting.

Le raccomandazioni sono già state sottoscritte da parte degli esperti dei media:

"Sono davvero impressionata dalle questioni e le raccomandazioni che avete proposto. Ma sono anche impressionata da quanto velocemente e in che modo i giovani da tutto il mondo sono stati in grado di lavorare insieme. Le raccomandazioni sono veramente forti e ci sono alcune idee davvero buone su cui molte persone hanno lavorato per molto tempo quindi è sorprendente che queste raccomandazioni siano state sviluppate in pochi giorni "- Dr Patricia Edgar, direttore e fondatore della Australian Children's Television Foundation e fondatore del World Summit on Media for Children and Youth.


"Il Consiglio Globale di Giovani è di grande importanza: tante voci della nuova generazione che richiedono una maggiore consapevolezza nei mezzi di comunicazione non può essere ignorato" - Ole Chavannes, Kids' News Network.


 "Il Consiglio Globale di Giovani è un'opportunità entusiasmante per i mezzi di comunicazione di ascoltare realmente i giovani" - Jordi Torrent, capo di UN Alliance for Civilization, USA.


"Queste raccomandazioni dimostrano che i giovani a livello mondiale non sono soddisfatti dei contenuti fatti per loro. E' importante comunicare con i giovani, ma, soprattutto, è importante avere un contenuto prodotto direttamente dai giovani. Devono essere parte di tutto il processo - perché loro sono in grado di farlo" - Paulo Lima, direttore esecutivo di Viração, Brasile.

"Con un Consiglio Globale di Giovani e Media, siamo più vicini alla creazione di mezzi di comunicazione responsabili e che coinvolgano attivamente la voce dei giovani" - Karen Cirillo, produttore esecutivo di Children’s Broadcasting Initiatives in UNICEF, New York.

"Sono molto felice di dare il mio sostegno alle raccomandazioni del Consiglio Globale di Giovani e Media. Mi auguro che le organizzazioni di tutto il mondo si uniranno a me. I media devono imparare ad ascoltare una nuova generazione, in modo che non facciamo i vecchi errori che ci hanno portato alla rovina economica." - Lord David Puttnam, Produttore Indipendente di Film in UK e politico.

RADIJOJO!, la prima stazione radio tedesca a fini non commerciali, non-profit per bambini, e Kids News Network, una multinazionale si sono già impegnate ad attuare e sostenere le raccomandazioni.

Il Consiglio Globale di Giovani e Media esorta gli esperti dei media ad offrire il proprio sostegno - avallo, materiale, collegamenti, ecc - visitando il sito www.Globalyouthmediacouncil.com (creato in soli due giorni specialmente per i delegati al vertice) e via mail a globalyouthmediacouncil@gmail.com.


Per altre informazioni: Richard Lemmer
emmer88@hotmail.com

mercoledì 16 giugno 2010

Innovare per fare Media con e per i bambini


Siamo in più di mile persone di 40 paesi a discutere il rapporto tra i media e i diritti dei bambini e adolescenti e giovani. E non solo. Sono diversi gli spazi creati per favorire la condivisione di esperienze e ricerche sul campo della cosidetta media education. E' questa l'aria che si respira al Sesto World Summit on Media for Children and Youth, che si svolge dal 14 al 18 giugno nella città svedese di Karlstad, circa due ore e mezzo di treno da Stoccolma.

Nella prima giornata, tante conferenze, seminari e posters che hanno sottolineato l'importanza di utilizzare i media per proteggere i bambini e adolescenti da una logica consumista del mercato che tutto vuol vendere, dalle patatine frite e profumi ad un'immagine stereotipata delle donne, come ha denunciato Julie Gale, dell'Australia, e Jean Kilbourne, degli Stati Uniti, durante la conferenza “So sexy so soon: The new sexualized childhood”, “ Creating change through activism”.

Dovuto forse ad un problema di organizzazione, sono pochi gli adolescenti e giovani all'incontro. L'angolana Anabela Pacheco, che ha partecipato al Summit di Rio, nel 2004, dice che nonostante la poca partecipazione dei ragazzi, “il summit rappresenta un importante spazio di condivisione delle esperienze e conoscenza tra le persone”. Alla Radio Nacional, sostenuta dal governo di Angola, lei dirige un programma per bambini chiamato Radio Piô (Bambino), in onda tutti i giorni e prodotto da bambini per bambini.

La nigeriana Funmi Grace Ajumobi, invece, porta avanti un'iniziativa di media education tramite il giornale Vanguard Kiddies. “Mi dispiace che molte delle ricerche presentate almeno oggi puntano ancora molto sull'impatto della TV nell'educazione delle persone; ma bisogna considerare che molti ragazzi non guardano più la TV ma l'internet”.

domenica 13 giugno 2010

Aids: Prevenzione nelle Scuole Tramite la Comunicazione

A Brasilia (Brasile), tra il 12 e il 13 giugno, quindici adolescenti e giovani, tra 15 e 24 anni, si incontrano per discutere sulla prevenzione all’Aids e gli stereotipi riguardo all’HIV in. In questo primo incontro, promosso dall’UNICEF e battezzato di Laci Sud-Sud, partecipano rappresentanti del Brasile, Bolivia, Paraguay, Capo Verde, São Tomé e Principe e Timor Est. Le delegazioni sono composte anche da rappresentanti UNICEF e dai governi dei loro paesi, principalmente dai rispettivi Ministeri dell’Educazione.


Un’équipe di Viração sta lavorando con gli adolescenti e giovani su temi che riguardano alla comunicazione come strategia per far discutere a prevenzione nelle scuole e anche nella produzione dei contenuti dell’incontro. Puoi seguire su Twitter: www.twitter.com/viracao. La hashtag è #LSS.

Tra i principali obiettivi dell’incontro quelli di sviluppare una proposta di azione per ogni singolo paese e far nascere una rete di comunicazione tra gli adolescenti e giovani. Per portare avanti questi iniziative, l’UNICEF conterà sull’appoggio dei partnerships come Viração, in Brasile.

Creata dal governo brasiliano nel 2004, Laci Sud-Sud è una rete di cooperazione internazionale per combattere l’HIV/Aids sviluppata dai governi del Brasile, Bolivia, Paraguay, Nicaragua, Guinea Bissau, Capo Verde, São Tomé e Príncipe e Timor Est, e ha come partnerships UNAIDS, UNICEF, UNFPA e Centro Internazionale alla Cooperazione Tecnica in HIV/Aids (CICT).

Il principale obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’accesso universale alla prevenzione, cure nel campo dell’HIVids e mobilitare la società per sconfiggere lo stigma e gli stereotipi che riguardano a coloro che vivono con HIV/Aids.

sabato 12 giugno 2010

Viração partecipa al World Summit on Media for Children and Youth 2010

Viração partecipa al sesto World Summit on Media for Children and Youth 2010, che si terrà dal 14 al 18 giugno a Karlstad, in Svezia.
 
Questa edizione ha come tema "Verso una Nuova Visione Globale per i Bambini, Adolescenti e Media – sfide nel mondo della comunicazione per i giovani” e ospiterà i maggiori specialisti del mondo in bambini,
adolescenti e media.
Secondo gli organizzatori, parteciperanno ai gruppi di dibattito, seminari, conferenze e workshop circa 1.500 delegati di 80 paesi. La ONG Viração Educomunicação, che da settembre opera anche in Italia, rappresenterà il Brasile.

Il porta-voce della Viração sarà il suo fondatore e direttore esecutivo, Paulo Lima, che ha già le valigie pronte. "Oltre alle riviste che produciamo con i ragazzi, sto anche portando la bandiera
del Brasile autografata dai giovani di regioni diverse che fanno parte del nostro Movimento Virajovem e della Rete di Adolescenti e Giovani Comunicatori, anche perché saremo nel pieno dei Mondiali”, ci scherza.

 
Il giornalista e educomunicatore afferma che il summit si presenta come un'ottima occasione per “condividere il nostro modo di fare educomunicazione e le esperienze e lavori sviluppati da altri importanti partner, come il Nucleo di Comunicazione e Educazione dell'Università di San Paolo (NCE-USP) e la ONG Catavento, nello Stato del Ceará, e la Fondazione Mondo Digitale, a Roma”.

 
I summit precedenti sono stati realizzati in Australia (1995), Inghilterra (1998), Grecia (2001), Brasile (2004) e Sudafrica (2007). L'evento è organizzato dalla World Summit on Media for
Children Foundation, che è diventata il forum internazionale più importante sui media fatti dai bambini e adolescenti.