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giovedì 19 maggio 2011

Cibo smarrito: una priorità trascurata




Un terzo del cibo prodotto in tutto il Pianeta non arriva “a destinazione”.
Una notevole parte del lavoro dei produttori alimentari si rivela fatica sprecata; infatti, secondo gli studi dello Swedish institute for food and technology, ogni anno, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile vengono spedite in discarica, buttando così all'aria, circa 100 miliardi di euro, ma soprattutto la possibilità di sfamare anche il miliardo di persone che muoiono di fame.
Una delle molte cause di questo grave fattore di spreco, sono i supermercati e i canoni estetici del prodotto che vengono imposti severamente dalle leggi del marketing. Il 25-30% delle carote dello Yorkshire, ad esempio, non vengono accettate se non sono perfettamente dritte e se non sono di un arancione brillante.
A fine anno, cittadini europei e statunitensi, buttano via dai 95 ai 115 chili della quantità di cibo che invade il loro frigo. Dal 1974 questa cifra è aumentata del 50%!
Un'università dell'Arizona ha calcolato che una famiglia americana di quattro persone butta annualmente 1.375 dollari d'alimenti l'anno. Tutto questo cibo sprecato ammonta al 19% dei rifiuti mondiali.
La questione economica non è, però, l'unico fattore importante, dall'altro lato del problema troviamo, infatti, l'impatto dei rifiuti sull'ambiente: il 2% dell'energia americana viene adoperata per preparare del cibo che non verrà mai mangiato; un quarto dell'acqua di tutta la Terra, serve per la crescita di frutta e verdura e per la produzione di carne, che però non verranno mai utilizzati, e questa grande quantità è sufficiente per offrire 200 litri d'acqua giornaliera a 9 milioni di persone.
Secondo Lovefoodhatewaste, ridurre a zero gli scarti delle tavole inglesi, avrebbe lo stesso beneficio ecologico dell'eliminazione di un quarto delle macchine dalle strade della Gran Bretagna.
Per gli stessi motivi, pure l'Italia perde 12 miliardi di euro di prodotti l'anno. Quasi 18 milioni di frutta e verdura non vengono nemmeno colti, sprecando così una cifra vicina ai 6,5 miliardi.
Nei supermercati italiani, a causa di scarto o di scadenza, vengono gettati 1,5 miliardi di euro d'alimenti, ovvero la quantità di cibo sufficiente per garantire 1.590.142 pasti completi a 636 mila persone al giorno.

mercoledì 6 ottobre 2010

Nasce la Fondazione Nigrizia Onlus


Giovedì 7 ottobre alle ore 11 presso l’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia a Verona si terrà la presentazione della Fondazione Nigrizia onlus, realtà nata in seno al Collegio Missioni Africane di Verona con l’obiettivo di dare voce al mondo afro e di continuare a lavorare secondo uno dei fondamentali precetti del fondatore dell’Istituto, san Daniele Comboni: “Salvare l’Africa con l’Africa”.


I confini tra messaggio evangelico e lotta per la difesa dei diritti civili degli ultimi, si stemperano e diventano parola decisa e concreta, azione di accoglienza e comprensione. Condivisione. E' questo uno dei principi fondanti sui quali i Missionari Comboniani hanno deciso di costruire Fondazione Nigrizia onlus.


La Fondazione è infatti una realtà in cui i Comboniani lavorano con i laici fianco a fianco accomunati da una mission dal valore universale:
Accogliere e aiutare a crescere tutti coloro che si trovano in situazioni di svantaggio e disagio senza distinzioni di religione, lingua, etnia, sesso, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, attraverso la realizzazione di progetti specifici;
Informare e comunicare le multiformi realtà del mondo afro;
Diffondere lo stile comboniano di attenzione per il prossimo e per i più deboli secondo i precetti evangelici di condivisione, accoglienza, relazione.

A tale scopo la Fondazione riunisce tutte le realtà che da anni operano in seno all'Istituto: Nigrizia, PM - Il Piccolo Missionario, Ma - Museo africano, biblioteca e emeroteca, website di informazione Nigrizia.it, Bandapm.it e Afriradio.it, Missionari comboniani - Azione missionaria e centro di produzione audio e video Nigrizia Multimedia.

La voce dei Missionari Comboniani, così come l'aveva pensata il lungimirante padre fondatore trova dunque una forma nuova più strutturata e organica per raccontare, spiegare e testimoniare le diverse realtà del mondo afro e per interfacciarsi alle diverse realtà istituzionali e agli enti italiani e stranieri, sviluppando relazioni volte a specifiche finalità di intervento e sostegno. Oggi la voce africana che Comboni voleva propagata il più possibile ha trovato nuove forme di comunicazione, quelle della contemporaneità: le arti visive, il web, i social media, la musica, la cultura che la Fondazione, nel perseguimento degli scopi istituzionali, racchiude in un'unica coesa realtà.

La giornata di presentazione si articolerà in 3 fasi. La mattina nell'Auditorium del Palazzo della Gran Guardia si terrà la presentazione ufficiale della Fondazione alla presenza dei principali esponenti comboniani Enrique Gonzáles Sánchez, superiore generale dei Missionari Comboniani, Corrado Masini superiore provincia italiana dei Missionari Comboniani, Alberto Pelucchi assistente consiglio generale dei Missionari Comboniani, Giorgio Dorin, Presidente Fondazione Nigrizia onlus. Intervengono: Franco Moretti, direttore Nigrizia
Aurelio Boscaini, direttore PM - Il Piccolo Missionario
Giuseppe Cavallini, direttore Ma- Museo africano
Fabrizio Colombo, direttore Nigrizia Multimedia e Afriradio
Alcuni testimoni tra cui Gad Lerner, Jean Léonard Touadi si affiancheranno alle testimonianze di Alex Zanotelli, Giulio Albanese e Efrem Tresoldi.

Nel pomeriggio alle ore 17, in concomitanza con le iniziative legate al mese missionario si terrà presso la chiesa di San Nicolò all'Arena una paraliturgia biblica aperta a tutti. Il programma include canti, lettura della Parola di Dio, riflessione biblica e due significative testimonianze "missionarie" da parte di padre Alex Zanotelli, che lavora da diversi anni nel quartiere Sanità di Napoli in un contesto sociale molto problematico, e di padre Giorgio Poletti, che per quindici anni ha lavorato a favore dell'integrazione sociale degli immigrati
africani a Castel Volturno.

Alle ore 21 all'Auditorium del Palazzo della Gran Guardia si terrà la serata di raccolta fondi per il progetto "Casa del bambino" di Castel Volturno.
La comunità dei Missionari Comboniani di Castel Volturno è presente sul litorale Domitio da quindici anni ed è impegnata a fondo nella tutela e nella promozione dei diritti degli immigrati e nell'accoglienza di persone in difficoltà. Tra le molte attività portate avanti dalla comunità, spicca la "Casa del bambino" creata nel giugno del 2004 per dare la possibilità alle donne immigrate che non possono restare con i figli durante il giorno di affidarli a una struttura che li accolga nei giorni lavorativi.


Per informazioni:
Fondazione Nigrizia onlus
comunicazione@comboniani.org - telefono 045 8092136 - 045 8092352

domenica 13 giugno 2010

Aids: Prevenzione nelle Scuole Tramite la Comunicazione

A Brasilia (Brasile), tra il 12 e il 13 giugno, quindici adolescenti e giovani, tra 15 e 24 anni, si incontrano per discutere sulla prevenzione all’Aids e gli stereotipi riguardo all’HIV in. In questo primo incontro, promosso dall’UNICEF e battezzato di Laci Sud-Sud, partecipano rappresentanti del Brasile, Bolivia, Paraguay, Capo Verde, São Tomé e Principe e Timor Est. Le delegazioni sono composte anche da rappresentanti UNICEF e dai governi dei loro paesi, principalmente dai rispettivi Ministeri dell’Educazione.


Un’équipe di Viração sta lavorando con gli adolescenti e giovani su temi che riguardano alla comunicazione come strategia per far discutere a prevenzione nelle scuole e anche nella produzione dei contenuti dell’incontro. Puoi seguire su Twitter: www.twitter.com/viracao. La hashtag è #LSS.

Tra i principali obiettivi dell’incontro quelli di sviluppare una proposta di azione per ogni singolo paese e far nascere una rete di comunicazione tra gli adolescenti e giovani. Per portare avanti questi iniziative, l’UNICEF conterà sull’appoggio dei partnerships come Viração, in Brasile.

Creata dal governo brasiliano nel 2004, Laci Sud-Sud è una rete di cooperazione internazionale per combattere l’HIV/Aids sviluppata dai governi del Brasile, Bolivia, Paraguay, Nicaragua, Guinea Bissau, Capo Verde, São Tomé e Príncipe e Timor Est, e ha come partnerships UNAIDS, UNICEF, UNFPA e Centro Internazionale alla Cooperazione Tecnica in HIV/Aids (CICT).

Il principale obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’accesso universale alla prevenzione, cure nel campo dell’HIVids e mobilitare la società per sconfiggere lo stigma e gli stereotipi che riguardano a coloro che vivono con HIV/Aids.