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mercoledì 25 maggio 2011

Telemouse: i volontari della conoscenza

Premiazione Telemouse 3.0 - Volontari della conoscenza
Valentina Mura Balzoni, premiata come miglior volontario


L'iniziativa è assai impegnativa e suona come una grossa sfida: costruire la Rete dei Volontari della Conoscenza in Italia. E si parte proprio dal progetto Telemouse, il piano di alfabetizzazione digitale per la terza età promosso nella Capitale da Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia


E un grande passo è stato dato con il Premio Telemouse 3.0, vinto da due giovani ragazze che hanno ottenuto una borsa di studio. Nella durata di soli due anni, tutor e volontari di scuole romane hanno animato le attività digitali, alle quali hanno preso parte oltre 12.000 anziani. 
I corsi sono stati svolti presso gli Internet Corner in 50 centri sociali per anziani. 


L'apprendimento riguardante l'uso di Internet e dei servizi della Pubblica amministrazione, è stato sviluppato in un percorso di 120 corsi gratuiti di 30 ore e sono stati frequentati da 3.000 anziani, guidati da 1.800 tutor e 150 docenti coordinatori.
Per la prima edizione del Premio Telemouse 3.0, il Dipartimento della Gioventù, Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia, hanno esaminato i profili di 174 candidati.


Volontari della conoscenza, giovani fra i 12 e i 20 anni, hanno scelto di diventare formatori digitali per la terza età. I vincitori, i quali sono stati premiati presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono:
- Egzona Baxhak, studentessa della 5ª liceo scientifico F. D'Assisi, ha un vinto una borsa di studio di 500 euro per le grandi capacità didattiche e relazionali dimostrate nel corso delle lezioni di Telemouse.
- Valentina Mura Balzoni, studentessa della 3ª classe dell'Istituto L. Pirelli, ha vinto una borsa di studio di 1.500 euro per il suo impegno come animatrice digitale presso l'Internet Corner Telecom nel centro anziani del quartiere.


Se sei interessato e ne vuoi sapere di più, puoi visitare i seguenti link: Egzona Baxhak il genio folletto della solidarietà ; premiati volontari della conoscenza33 finalisti al premio Telemouse 3.0 ; I numeri di Telemouse.www.telecomitalia.it

giovedì 19 maggio 2011

Cibo smarrito: una priorità trascurata




Un terzo del cibo prodotto in tutto il Pianeta non arriva “a destinazione”.
Una notevole parte del lavoro dei produttori alimentari si rivela fatica sprecata; infatti, secondo gli studi dello Swedish institute for food and technology, ogni anno, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile vengono spedite in discarica, buttando così all'aria, circa 100 miliardi di euro, ma soprattutto la possibilità di sfamare anche il miliardo di persone che muoiono di fame.
Una delle molte cause di questo grave fattore di spreco, sono i supermercati e i canoni estetici del prodotto che vengono imposti severamente dalle leggi del marketing. Il 25-30% delle carote dello Yorkshire, ad esempio, non vengono accettate se non sono perfettamente dritte e se non sono di un arancione brillante.
A fine anno, cittadini europei e statunitensi, buttano via dai 95 ai 115 chili della quantità di cibo che invade il loro frigo. Dal 1974 questa cifra è aumentata del 50%!
Un'università dell'Arizona ha calcolato che una famiglia americana di quattro persone butta annualmente 1.375 dollari d'alimenti l'anno. Tutto questo cibo sprecato ammonta al 19% dei rifiuti mondiali.
La questione economica non è, però, l'unico fattore importante, dall'altro lato del problema troviamo, infatti, l'impatto dei rifiuti sull'ambiente: il 2% dell'energia americana viene adoperata per preparare del cibo che non verrà mai mangiato; un quarto dell'acqua di tutta la Terra, serve per la crescita di frutta e verdura e per la produzione di carne, che però non verranno mai utilizzati, e questa grande quantità è sufficiente per offrire 200 litri d'acqua giornaliera a 9 milioni di persone.
Secondo Lovefoodhatewaste, ridurre a zero gli scarti delle tavole inglesi, avrebbe lo stesso beneficio ecologico dell'eliminazione di un quarto delle macchine dalle strade della Gran Bretagna.
Per gli stessi motivi, pure l'Italia perde 12 miliardi di euro di prodotti l'anno. Quasi 18 milioni di frutta e verdura non vengono nemmeno colti, sprecando così una cifra vicina ai 6,5 miliardi.
Nei supermercati italiani, a causa di scarto o di scadenza, vengono gettati 1,5 miliardi di euro d'alimenti, ovvero la quantità di cibo sufficiente per garantire 1.590.142 pasti completi a 636 mila persone al giorno.

lunedì 2 maggio 2011

A Trento, un forum in cui si discute sulla solidarietà internazionale




Il Servizio Emigrazione e Solidarietà Internazionale della Provincia organizza una due giorni di incontri, dibattiti e gruppi di lavoro, il 13 e 14 maggio, sulle prospettive del sistema trentino di solidarietà internazionale dal titolo "Trento - In Rete con il mondo. Forum della solidarietà internazionale trentina" ai quali prenderanno parte esperti, istituzioni nazionali ed internazionali, le associazioni trentine di solidarietà internazionale e tutte le realtà trentine che si occupano di cooperazione internazionale allo sviluppo. Sarà l'occasione per confrontarsi con le politiche europee e italiane a sostegno della cooperazione decentrata e ascoltare le tante voci del modello trentino, ma anche un momento per riflettere sulle relazioni di aiuto e gli spazi umanitari a cominciare dai valori, dalle motivazioni e dagli approcci che li sottendono. Informazioni, iscrizioni e programma: 0461493404/493410,serv.emigr-sol.int@provincia.tn.it.

mercoledì 6 aprile 2011

Meeting Unicef: volontari su Current Tv




 Proprio questa sera, alle ore 23.30, inizierà sul canale 130 Sky, Current for Change: lo spazio televisivo dedicato a volontariato, lotta alla povertà e discriminazioni, tutela e difesa dei diritti dell'infanzia, sviluppo, sostenibilità e ambiente, che durerà fino a giugno. In collaborazione con questo nuovo programma troviamo le associazioni Unicef, Amref, WWF, Greenpeace e ActionAid, uniti per dimostrarci che 'un altro mondo è possibile'. Current for Change parlerà di storie uniche, ma che riguardano ogni abitante della terra, così da poter affrontare i grandi problemi della nostra epoca e trovare soluzioni concrete. La puntata di questa sera trasmetterà “Essere Unicef”, e parlerà del Meeting nazionale dei volontari Unicef svoltosi la scorsa settimana a Firenze. Potremo vedere, dunque, alcuni filmati riguardanti l'associazione e scoprire la storia della nascita del movimento giovanile dell'Unicef, YOUNICEF (dai 14 ai 30 anni). Questa sera, per Current for Change, testimonieranno quattro giovani volontari dell'Unicef, che nonostante i propri impegni ed obbiettivi personali, trovano il tempo di interrogarsi sul senso della vita, ponendosi il bersaglio di contribuire al miglioramento del mondo: partire per aiutare i bambini nei Paesi poveri.

giovedì 17 marzo 2011

Volontariato: adolescenti in prima fila





Lo sai che il 2011 è l'anno del volontariato europeo?
Sei giovani su dieci svolgono una qualche attività di volontariato. Questi, credono che il cittadino possa influenzare le decisioni di chi governa e così quest'attività sta divenendo sempre più diffusa fra gli adolescenti, fino ad avere un 30% di operanti.
I giovani seguono questa strada nella convinzione che aiutare gli altri sia una tappa importante per la costruzione della propria personalità e che sia la sperimentazione di sé in ambiti diversi da quelli scolastici, apertura e comunicazione nei confronti del mondo, tirocinio di responsabilità, capacità organizzativa, collaborazione.
E’ evidente, quindi, che i giovani sono una risorsa indispensabile per il volontariato, anzi da sempre hanno fornito un apporto trainante in questo campo, evidenziandone l’energia, il cambiamento, la concretezza. Essi rappresentano l’opportunità per favorire, promuovere ed incentivare lo sviluppo, l’evoluzione e il cambiamento nelle organizzazioni e nel volontariato in generale. (Se vuoi saperne di più clicca su http://www.lavoro.gov.it/AnnoEuropeoVolontariato)

lunedì 15 novembre 2010

Quali diritti dei bambini nel Brasile di Lula e Dilma Roussef




"Quali diritti e quali prospettive per bambini di strada e per i poveri delle favelas nel Brasile di Dilma e di Lula?" Questa domanda ha servito da guida per una serata speciale di riflessione tenutasi il 13 novembre a Sondrio, cuore della Valtellina e promossa dall'associazione Sondrio-São Mateus: a Dança da Vida, che raggruppa alcune organizzazioni che lavorano sul tema della solidarietà internazionale e volontariato nella regione.


L'incontro ha visto la partecipazione di un centinaio di persone tra educatori, giovani volontari e "amici" del Brasile e del giornalista Paulo Lima. E non ha servito solo per fare un bilancio degli 8 anni di governo del presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva e parlare sulle sfide che ha davanti la nuova presidente, Dilma Roussef. Dança da Vida ha celebrato anche i risultati ottenuti dai 5 progetti sociali lungo sei anni di gemellaggio tra il comune brasiliano di São Mateus (nord dello Espirito Santo) e quello di Sondrio. 


Il principale scopo di questa iniziativa di solidarietà internazionale è dare un futuro e un'occasione diversa di vita ai bambini e adolescenti impoveriti di São Mateus con lo studio e la formazione professionale, basandosi nella filosofia dell'educatore brasiliano Paulo Freire.