mercoledì 29 dicembre 2010

Satelliti per i diritti umani

I divi di nuovo in primo piano per la difesa dei diritti umani. Questa volta tocca all'attore George Clooney, che lancia oggi insieme all'Onu, all'Università di Harvard e a Google un progetto per vigilare attraverso i satelliti sulle possibili violazioni dei diritti umani in Sudan. Lo ha reso noto lo stesso Clooney con un articolo sul settimanale Time e riportato anche dall'Ansa. Il Satellite Sentinel Project, che parte oggi, attraverso i satelliti commerciali fotograferà ogni evidenza di violenze, come villaggi bruciati e masse di persone in fuga. I dati saranno raccolti e analizzati dalle Nazioni Unite e dell'Università di Harvard.
Google e un'altra società di internet, Trellon, forniranno un sito per rendere pubbliche le informazioni. Il progetto nasce da un'idea di Clooney ed è finanziato da "Not On Our Watch" (Non sotto i nostri occhi), una organizzazione per aiutare il Darfur costituita dall'attore e dai colleghi Brad Pitt, Matt Damon e Don Cheadle. Clooney ha spiegato a Time di aver proposto l'idea tre mesi fa, quando era in Sudan per incontrare i profughi della guerra civile.
Il divo ha definito il progetto "paparazzi anti-genocidio". "Vogliamo che i potenziali responsabili di genocidio e altri crimini di guerra sappiano che li stiamo guardando, che il mondo li sta guardando", ha scritto Clooney.
Il 9 gennaio si terrà nel Sudan del Sud un referendum sull'indipendenza della regione, previsto dagli accordi del 2005 che avevano posto fine alla guerra civile tra il sud e il nord. I pronostici dicono che la gente del sud (ricco di petrolio) voterà in massa per l'indipendenza. All'avvicinarsi del voto nel paese si sono moltiplicate le violenze.

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